Ritira la denuncia o ti ammazzo

Ritira la denuncia o ti ammazzo


PALERMO – È il 4 agosto scorso. La diciannovenne vittima dello stupro di Palermo si presenta in caserma. Racconta ai carabinieri di essere stata minacciata da una ragazza. Vuole che ritiri la denuncia. Il gancio è stata l’amica con cui è uscita la sera iniziata alla Vucciria e culminata con la violenza di gruppo al Foro Italico. Per un periodo hanno anche vissuto insieme. Poi, lo strappo.

“Sono innocenti”

L’amica le passa il telefono. Una voce femminile l’accusa di avere “fatto arrestare i suoi amici che sono innocenti. Mi deve ammazzare, devo levare subito la denuncia”. La diciannovenne è preoccupata: “Ho paura che qualcuno possa anche solo disturbarmi e che possano fare del male al mio ragazzo”. Sino al 4 agosto, giorno della denuncia, gli arrestati erano tre: Angelo Flores, Gabriele Di Trapani e Cristian Barone. Christian Maronia, Samuele La Grassa, Elio Arnao e Riccardo Parrinello sarebbero stati arrestati successivamente con una seconda ordinanza di custodia cautelare chiesta e ottenuta dalla Procura di Palermo.

Clima pesante

La vittima non si tira indietro. Aggiunge che all’indomani del 7 luglio, giorno dello stupro, “sia Angelo Flores che Gabriele Di Trapani hanno cercato di contattarmi a mezzo Instagram. Angelo con un tentativo di chiamata a cui non ho risposto, Gabriele con un messaggio con la scritta ‘Hei’”. Furono i primi segnali del clima pesante che si è formato attorno alla ragazza e che secondo il giudice per le indagini preliminari hanno aggravato le esigenze cautelari.

L’odio social

A questo si è aggiunto l’odio social. In tanti accusano la ragazza di avere provocato i suoi coetanei, giudicano in maniera negativa le sue abitudine sessuali. “Se non mettevi quelle foto non venivi stuprata”, le hanno scritto. Il pentolone dei social ha cominciato a ribollire di insulti e minacce di morte. Nel calderone c’è finita anche l’amica della vittima che quella sera era con lei, che ha preso le distanze dalla denuncia e l’ha messa in contatto con la ragazza delle telefonata.

In un post ha definito “infami” i carabinieri. La vittima, seppure scossa, ha reagito: “Dopo tutto quel che dici torno sempre a piangere per te anche se tu non versi una lacrima”, chiedendo ai suoi follower di non continuare ad offenderla. E lo ha scritto postando una fotografia con il cappello dell’Arma.

L’articolo “Ritira la denuncia o ti ammazzo”
livesicilia.it è stato pubblicato il 2023-09-01 06:30:00 da Riccardo Lo Verso


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