Approvati, con due voti contrari (Pd) e due astenuti, in consiglio comunale a Ventimiglia la bozza di statuto e i patti parasociali della società mista Rivieracqua in seguito all’adesione e all’acquisizione di quote della società in house.
“Un percorso complesso finalizzato all’individuazione di un socio privato per evitare il fallimento di Rivieracqua è stato condiviso con il tribunale fallimentare in quanto il tribunale stesso aveva imposto che doveva avvenire entro il 31 di ottobre di quest’anno. Doveva, infatti, essere individuato un socio privato che potesse in qualche modo trasferire le risorse necessarie come previsto dal sanamento dei debiti” – dice la dottoressa Cecilia Brescianini in diretta streaming – “Con soddisfazione per tutti coloro che hanno lavorato, abbiamo ricevuto la settimana scorsa un parere dell’autority che segnala come il percorso eseguito dalla struttura ministeriale sia privo di errori e non necessita di nessun tipo di intervento del garante. Abbiamo dovuto, quindi, procedere all’approvazione della gara. È necessario, inoltre, che i patti parasociali vengano approvati visto che connotano i rapporti tra il pubblico e il privato”.
“Ringrazio la dottoressa che oggi è qui con noi, a livello regionale è il massimo esperto sul tema” – commenta il sindaco Flavio Di Muro – “Abbiamo imparato qualcosa sul tema acqua. Grazie a tutta la struttura commissariale che ci ha illustrato il percorso. Ventimiglia è una città centrale sul tema acqua, al di là delle delibere attuali. E’ interesse unanime della città giocare un ruolo centrale in termini di investimenti. Sappiamo che quando parliamo di fiume Roya si tratta di intervenire all’interno del fiume e desidero ringraziare la Provincia visto che finalmente abbiamo avuto interventi fino ai laghetti di Varase. Abbiamo fatto i tutto per garantire uno sportello funzionante per le utenze. Ci siamo, infatti, trovati in una situazione imbarazzante dove Rivieracqua non poteva garantire uno sportello informativo per i cittadini e così ci abbiamo pensato noi. Un parere dell’autorità di garante per la concorrenza certifica la correttezza della procedura. L’auspicio di tutti è di riuscire ad arrivare ad avere una società funzionante entro la fine dell’anno”.
“Una pratica molto importante che solleva qualche dubbio” – afferma il consigliere comunale di minoranza Alessandro Leuzzi – “Noi entreremo in questa società. Siamo il terzo comune della provincia che diamo acqua a un pezzo di Francia, a un pezzo della provincia di Savona e alla provincia di Imperia. Abbiamo aumentato le tariffe dell’acqua per poi vedere l’avvio del bando di gara per far entrare il socio privato”.
“Sulla pratica non bisogna fare la storia su come è partorita. Oggi si parla di statuto e di patti parasociali” – dice il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino – “Aiga non aveva questi debiti, la società era sana, quando ci è arrivato l’obbligo di entrare in questa società ci siamo un po’ opposti e abbiamo cercato di avere gestione comunale. Alcuni piccoli comuni dell’entroterra ci sono riusciti, ora hanno una gestione comunale dell’acqua. E’ impensabile che il comune di Ventimiglia diventi una succursale come Sanremo o Imperia”.
“Non si è parlato bene del motivo per cui si è arrivati qua ma vorrei sapere il motivo per cui il comune di Ventimiglia ha una partecipazione esigua rispetto a Sanremo o Imperia” – sottolinea il consigliere comunale di minoranza Gabriele Sismondini.
“Vorrei fare un po’ di ordine. Andiamo a votare la delibera che prevede l’acquisto, che sono soldi già versati da questo comune” – dichiara il consigliere comunale di maggioranza Gabriele Amarella – “La partecipazione di Ventimiglia è in funzione delle quote che il comune metterà in partecipazione, che consente il risanamento della società. La storia di Rivieracqua nasce nel 2012 e le amministrazioni di quel tempo erano di centrosinistra”.
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