Roberto Lagalla sindaco di Palermo

Roberto Lagalla sindaco di Palermo


Roberto Lagalla sindaco di Palermo

Provincia di Palermo
Regione Sicilia

Età :  69 anni

Eletto/a con il partito / coalizione Lista Civica: Lavoriamo per Palermo – Lagalla Sindaco, Forza Italia, Democrazia Cristiana, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, Prima L’Italia

Roberto Lagalla sindaco di Palermo

Roberto Lagalla è nato a Bari il 16 aprile 1955, ma si trasferisce a Palermo all’età di due anni, dove trascorre tutta la sua vita. È sposato con Maria Paola e ha quattro figli: Massimo, Luca, Ludovica e Lorenzo, oltre a due nipoti, Roberto Jr. e Riccardo. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Palermo nel 1979, si specializza nel 1983 in Radiologia diagnostica e Radioterapia oncologica, divenendo un’autorità nel campo medico-scientifico.

Carriera Accademica e Scientifica

Lagalla intraprende una brillante carriera accademica, diventando professore ordinario di Diagnostica per Immagini e Radioterapia all’Università di Palermo. È autore di oltre 450 pubblicazioni scientifiche, riconosciuto a livello nazionale e internazionale per il suo contributo nel campo della radiologia e dell’oncologia. Ha diretto il Dipartimento di Scienze Radiologiche del Policlinico universitario di Palermo, nonché il Dipartimento di Biotecnologie e Medicina Legale della stessa università.

Incarichi Istituzionali

Nel corso della sua carriera, Lagalla ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo. È stato consigliere di amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e presidente della Società Italiana di Radiologia Medica, ruoli che hanno confermato il suo prestigio sia in ambito scientifico che istituzionale. Dal 2001 al 2006 è stato presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento, lavorando per l’espansione dell’istruzione universitaria nel territorio siciliano. È cittadino onorario di Agrigento e Racalmuto, in riconoscimento del suo contributo alla crescita culturale e scientifica della regione.

Rettorato e Politica

Dal 2008 al 2015, Roberto Lagalla ha ricoperto l’importante ruolo di Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, un incarico che gli ha permesso di influenzare significativamente le politiche educative e accademiche in Sicilia. Durante il suo rettorato, l’Università di Palermo ha implementato riforme per modernizzare i percorsi formativi e migliorare la ricerca scientifica.

Il suo impegno nel campo politico inizia a concretizzarsi nel 2006, quando viene nominato assessore regionale alla Sanità durante la XIV legislatura siciliana. In questo ruolo, Lagalla ha promosso riforme nel settore sanitario, concentrandosi sull’efficienza dei servizi e sulla prevenzione oncologica.

Fondazione di Idea Sicilia e l’Ingresso nell’ARS

Nel 2017, Lagalla fonda il movimento civico Idea Sicilia, con l’obiettivo di promuovere il rilancio economico e sociale della regione, attraverso iniziative concrete nei settori della formazione, dell’istruzione e dello sviluppo tecnologico. Nello stesso anno, viene eletto deputato all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) durante la XVII legislatura. Da novembre 2017 fino al marzo 2022, ha ricoperto l’incarico di assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale nel governo di Nello Musumeci, dove ha promosso progetti per migliorare il sistema formativo e l’inclusione scolastica.

Elezione a Sindaco di Palermo

Nel 2022, Lagalla si candida alla carica di sindaco di Palermo, sostenuto da una coalizione di centro-destra. Grazie al suo programma incentrato sul miglioramento delle infrastrutture urbane, sulla sicurezza e sul rilancio economico, viene eletto al primo turno con il 47,6% dei voti. Il suo mandato come sindaco si concentra sulla riorganizzazione amministrativa, la gestione dei rifiuti, il miglioramento dei trasporti pubblici e lo sviluppo turistico della città, con un occhio di riguardo al patrimonio storico e culturale di Palermo.

Contributi Culturali e Onorificenze

Oltre al suo impegno politico e accademico, Lagalla ha presieduto l’Accademia di Studi Mediterranei di Agrigento, un’istituzione che promuove il dialogo culturale tra i paesi del Mediterraneo sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. La sua lunga carriera e il suo impegno a favore del territorio siciliano gli hanno valso riconoscimenti e onorificenze, tra cui la cittadinanza onoraria di Agrigento e Racalmuto.

Roberto Lagalla è una figura di spicco nel panorama siciliano, la cui carriera ha saputo coniugare l’impegno scientifico con quello istituzionale e politico. Il suo lavoro ha lasciato un segno profondo sia nel mondo accademico che nella governance della Sicilia, e la sua elezione a sindaco di Palermo rappresenta il culmine di un percorso dedicato al servizio pubblico e al miglioramento della società.

Controversie

Durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2022, Roberto Lagalla è stato al centro di alcune controversie legate alla sua presunta vicinanza a esponenti della mafia e a figure politiche coinvolte in vicende giudiziarie di rilievo. Una delle principali polemiche riguardava la moglie di Lagalla, Maria Paola Ferro, nipote di Antonio Ferro, un noto boss di Cosa Nostra legato al clan dei Corleonesi. Nonostante Lagalla abbia prontamente preso le distanze dalla famiglia della moglie, dichiarando di non avere alcun legame con quelle dinamiche, la notizia ha sollevato dubbi e alimentato ulteriori discussioni sui suoi rapporti con ambienti mafiosi.

A queste tensioni si aggiungeva il sostegno politico di Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Siciliana condannato per favoreggiamento verso esponenti mafiosi, e di Marcello Dell’Utri, ex parlamentare palermitano condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Entrambi hanno espresso apertamente il loro appoggio alla candidatura di Lagalla a sindaco di Palermo, il che ha ulteriormente polarizzato l’opinione pubblica, specialmente in una città con un passato così fortemente segnato dalla lotta alla mafia.

Il giorno successivo alla sua elezione a sindaco, Lagalla ha voluto rispondere alle critiche, recandosi a Piazza XIII Vittime per rendere omaggio al monumento dedicato ai caduti nella lotta alla mafia. Questo gesto è stato particolarmente significativo, soprattutto per l’approvazione ricevuta da Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni Falcone, che in precedenza aveva criticato Lagalla per i suoi legami con Cuffaro e Dell’Utri. Tale omaggio è stato visto come un tentativo di allontanare le ombre che si erano addensate sulla sua campagna elettorale.

Un ulteriore episodio controverso si è verificato durante il trentesimo anniversario della strage di Capaci, quando Lagalla ha deciso di non partecipare alla commemorazione ufficiale. Questa scelta ha sollevato molte critiche, ma Lagalla ha giustificato la sua assenza spiegando di voler evitare ulteriori tensioni e polemiche, considerato il dibattito già infuocato sul suo appoggio da parte di Dell’Utri e Cuffaro.

Nonostante queste polemiche, Lagalla ha continuato a lavorare per ristabilire la sua immagine, sottolineando il suo impegno per la città di Palermo e il suo distacco da ogni tipo di coinvolgimento o vicinanza a realtà mafiose.


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