“Roma è fascista”: scritte e svastiche comparse sui muri del liceo Tasso

“Roma è fascista”: scritte e svastiche comparse sui muri del liceo Tasso


“Heil Hitler”, cioè “Salute a Hitler”. Poi “Roma è fascista”. Queste scritte, insieme a svastiche e croci celtiche, sono comparse nella notte in via Sicilia, sui muri del liceo classico Tasso. A notarle sono stati prima gli insegnanti e poi gli studenti e le studentesse, che condannano “l’opera” realizzata da qualche nostalgico del regime: “È questo il vero volto della destra del nostro quartiere”, dicono dal Collettivo politico della scuola. Che ribadisce: “Il Tasso è antifascista”.

“Ho subito avvertito polizia e carabinieri per farli venire a rilevare quanto accaduto”, spiega il dirigente scolastico, Paolo Pedullà. E “siamo già al lavoro per far cancellare le scritte”, aggiunge Pietro Petrucci, il direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga) del Tasso. Sarà la scuola, “attingendo ai fondi del bilancio”, a farsi carico delle spese per la rimozione, pur di eliminare il prima possibile contenuti nazi-fascisti che elogiano Adolf Hitler e la sua politica antisemita.

Il Tasso, insieme ad altre scuole, nei giorni scorsi aveva dichiarato solidarietà agli studenti e alle studentesse del liceo Machiavelli, davanti al quale dieci giorni fa dei giovani di un gruppo di estrema destra si sono presentati per un “picchetto”. Non graditi dai ragazzi del liceo, sono stati allontanati al grido di “fuori i fascisti dalle scuole”. Non è la prima volta che sui muri del liceo di via Sicilia compaiono scritte nazi-fasciste. A febbraio è stato il turno di “Antifa’ verme” e “conigli”. Sempre con svastiche intorno. Pochi giorni prima era stato sfiorato uno scontro tra studenti e militanti di Generazione Popolare. Scongiurato, poi, solo dall’arrivo del dirigente e di alcuni insegnanti.

Era venerdì 24 febbraio: mentre le scuole del Lazio facevano fronte comune per difendere i valori dell’antifascismo e dichiaravano solidarietà ai ragazzi aggrediti il 18 febbraio davanti all’istituto superiore Michelangiolo di Firenze e alla dirigente Annalisa Savino del Leonardo Da Vinci, ragazzi di Generazione Popolare si sono presentati davanti al Tasso per dare dei volantini. “Basta odio antifascista”, recitavano. Secondo il gruppo di destra “da tempo una certa narrazione legata all’antifascismo, valore ormai superato e ipocrita, spinge ragazzi giovanissimi a compiere gesti meschini e senza alcun significato politico”. Si riferivano, per esempio, definendoli “vermi”, a coloro che avevano “osato dare fuoco alla corona d’alloro posta a Villa Chigi in ricordo di Paolo Di Nella, vittima, a soli 20 anni, dell’odio antifascista”. I liceali del Tasso avevano letto il volantinaggio come un atto di provocazione e in circa 60 avevano tentato di allontanare i giovani di destra. A intervenire, prima che la situazione degenerasse in una scazzottata, anche alcuni professori e il dirigente Paolo Pedullà, che anche in quel caso aveva chiamato le forze dell’ordine.

Quanto alle scritte comparse nella notte, nessuno le ha ancora rivendicate. Per l’assessora capitolina alla Scuola, Claudia Pratelli, si tratta di “un gesto ignobile e intollerabile”. E ancora: “A pochi giorni dal 16 ottobre, giornata di memoria e di dolore per gli ebrei di Roma e per tutta la città. Qualcuno pensa di rispingerci verso un tempo buio della nostra storia. Invece noi, come Comune di Roma, coltiviamo memoria, specialmente tra le nuove generazioni, e costruiamo le basi per una cultura che ripudia l’odio e la discriminazione. Se ne facciano una ragione: Roma è antifascista”.

L’articolo “Roma è fascista”: scritte e svastiche comparse sui muri del liceo Tasso
roma.repubblica.it è stato pubblicato il 2023-10-05 13:26:16 da [email protected] (Redazione Repubblica.it)


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