La collina di Monte Cucco, conosciuta anche come Collina dei Diamanti, è pronta a rinascere. Situata tra Ostiense, Eur e Magliana, con un’altezza di 42 metri sul livello del mare, la collina sarà al centro di un progetto di riqualificazione e valorizzazione per trasformarla in un parco cittadino. I lavori, il cui avvio è previsto per i primi mesi del 2025, dureranno circa 18 mesi e restituiranno ai cittadini di Roma uno spazio unico, con una vista panoramica che abbraccia il Gazometro, la Cupola della Basilica dei Santi Pietro e Paolo, il “Colosseo quadrato” e l’Agro Romano.
Il nome del Monte Cucco di probabile origine svizzera
Monte Cucco fa parte della Riserva Naturale Valle dei Casali, una delle aree naturali protette di Roma, e la sua posizione privilegiata la rende una terrazza naturale con uno dei migliori punti di osservazione dell’intera città. Tuttavia, la collina è rimasta per anni isolata e abbandonata, vittima di degrado, occupazioni abusive e utilizzo improprio come discarica.
L’area è circondata da infrastrutture moderne, come l’autostrada Roma-Fiumicino, la via Isacco Newton e i binari ferroviari, mentre verso nord si affacciano le case del quartiere Trullo. Questo isolamento ha protetto Monte Cucco dall’edificazione, lasciandola intatta come un frammento di paesaggio romano d’altri tempi. La sua sommità pianeggiante la rende particolarmente adatta per passeggiate e percorsi pedonali.
Il nome “Monte Cucco” potrebbe derivare dal cognome della famiglia svizzera Koch (o Kock), poi trasformato in “Cucco” nella parlata locale. Questa denominazione ha contribuito a creare un alone di mistero attorno all’altura, ulteriormente alimentato dall’esistenza delle “Grotte delle fate”, un sistema di cunicoli e cavità sotterranee, di cui si erano perse le tracce ma che sono state ritrovate durante sopralluoghi effettuati dall’Ispra a partire dal 2020.
Monte Cucco, da ricordare la Torre Righetti
Secondo alcune ricostruzioni, queste grotte erano già presenti nella mappa della campagna romana del Cinquecento elaborata da Eufrosino della Volpaia, ma poi se ne perse memoria. Recentemente, grazie a una serie di indagini sotterranee, sono state identificate diverse cavità sotto la collina, alcune isolate e altre connesse tra loro. Una di queste reti ipogee si trova in corrispondenza di Villa Baccelli e risale all’epoca romana. Era probabilmente destinata all’estrazione del tufo, ma in seguito venne riadattata come cantina dall’allora proprietario Guido Baccelli.
Tra i ruderi più iconici di Monte Cucco c’è la Torre Righetti, un’antica torre che, secondo gli studiosi, era originariamente un casino di caccia dell’Ottocento. Alta circa 8 metri, la Torre è composta da due strutture circolari sovrapposte: una base nata come cisterna e una parte superiore, utilizzata per scopi di svago e banchetti. La torre era decorata con colonne e una cupola in stile neoclassico, che si rifletteva nel gusto tipico dell’epoca.
La Torre Righetti non è solo un simbolo storico, ma anche un simbolo cinematografico. Qui, nel 1966, vennero girate alcune scene del film “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini, con i celebri Totò e Ninetto Davoli. La collina divenne il “teatro naturale” di uno dei film simbolo del cinema neorealista italiano, e il suo legame con la pellicola è oggi celebrato da un murale situato nel vicino quartiere Trullo, realizzato da Manuela Merlo in occasione della Giornata del Camminare 2018.
I lavori dovrebbero durare circa un anno
La storia di Monte Cucco è anche legata, come anticipato, alla figura di Guido Baccelli, illustre medico, luminare e poliedrico uomo di scienza e politica del Regno d’Italia. Baccelli trasformò Monte Cucco in una tenuta privata, costruendo una villa signorile oggi in stato di abbandono. Il complesso comprendeva la casa padronale, una cappella privata, una vasca per la raccolta delle acque piovane e una vaccheria costruita successivamente dalla marchesa Teresa Lecce Koch nel 1911. La villa, purtroppo, oggi è in condizioni di degrado e attende un’opera di recupero che potrebbe essere parte del progetto di riqualificazione.
Grazie all’acquisizione di Monte Cucco da parte di Roma Capitale tramite procedure compensative, la collina sarà trasformata in un parco cittadino. I lavori partiranno all’inizio del 2025 e dureranno circa 18 mesi. Si prevede la creazione di percorsi pedonali, attrezzature sportive e aree ludiche per bambini, oltre a spazi di svago per tutte le età.
Particolare attenzione sarà riservata al recupero ambientale della collina e dei ruderi storici, tra cui la Torre Righetti e la Villa Baccelli, che potrebbero essere finalmente restaurate e aperte al pubblico. Su richiesta dei cittadini, nel progetto è stata inserita anche la realizzazione di un orto urbano, un elemento che favorisce la partecipazione attiva della comunità e promuove la sostenibilità.
Prima di avviare i lavori, a settembre 2024 è stata effettuata una bonifica da ordigni bellici, propedeutica all’avvio del cantiere. Completata la gara di affidamento, la partenza dei lavori è prevista per i primi mesi del 2025, con l’obiettivo di restituire alla città un nuovo spazio verde entro il 2026.
www.romait.it è stato pubblicato il 2024-12-13 17:17:27 da Giovanni Montella
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