Per conservare i vantaggi della definizione agevolata, comunemente nota come “Rottamazione-quater”, è necessario effettuare il versamento della terza rata entro il 28 febbraio 2024.
La norma prevede comunque una tolleranza nel pagamento di cinque giorni, per cui il pagamento verrà considerato tempestivo se effettuato entro lunedì 4 marzo 2024.
Per gestire tutti gli adempimenti dovuti, i contribuenti possono utilizzare i servizi online disponibili sul sito dell’Agenzia Entrate e Riscossione.
In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo quali sono le novità per la Rottamazione quater, le scadenze da ricordare e i servizi online che i contribuenti possono utilizzare.
COS’È LA ROTTAMAZIONE QUATER
La rottamazione quater è una procedura che permette, dal 2023, di definire in maniera agevolata i debiti col Fisco superiori a 1.000 euro iscritti a ruolo, cioè già notificati come cartelle esattoriali nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Il contribuente, grazie a questa procedura può versare le somme dovute in un’unica soluzione oppure in 18 rate senza corrispondere all’Agente della riscossione interessi e sanzioni, interessi di mora, nonché l’aggio.
Come vi spieghiamo in questa guida, è una delle misure della tregua fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2023 e valida anche per il 2024, in virtù delle sue specifiche scadenze. Scopriamo insieme cosa prevede la Rottamazione Quater, quali sono le scadenze da rispettare e qual è l’ultima proroga attiva sul saldo della prima rata.
ROTTAMAZIONE QUATER, LE RATE 2024
Per mantenere i benefici della Rottamazione Quater è essenziale effettuare il pagamento della terza rata entro il 28 febbraio 2024. La normativa concede una tolleranza di cinque giorni, quindi il pagamento sarà considerato tempestivo se eseguito entro lunedì 4 marzo 2024.
La Rottamazione era stata prevista dal 2023 e poi prorogata sulla scadenza rate. A tal proposito, ricordiamo che il Decreto Anticipi convertito in legge, connesso alla riforma fiscale 2024 e alla Legge di Bilancio 2024, aveva prorogato la data del pagamento della seconda rata della rottamazione al 18 dicembre 2023 (spostando il termine ultimo del 30 novembre, o meglio del 5 dicembre 2023, considerando i 5 giorni di tolleranza). Sempre a proposito di proroghe, il Parlamento aveva anche fissato la data del primo pagamento della rottamazione quater al 31 dicembre 2023 per i contribuenti delle zone colpite dalle alluvioni di maggio, ovvero per i Comuni in Emilia Romagna, Toscana e Marche).
SCADENZE ROTTAMAZIONE QUATER
Ecco le ultime scadenze 2024 da rispettare per non perdere i benefici connessi alla Rottamazione Quater:
- la terza rata entro il 28 febbraio 2024, ossia il 4 marzo secondo i giorni di tolleranza previsti;
- le altre rate entro il 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre 2024.
Ossia, le scadenze devono essere rispettate secondo il piano indicato nella Comunicazione delle somme dovute.
Ricordiamo quali erano le scadenze (ora superate) relative alla definizione agevolata determinata dalla Legge di Bilancio 2023:
- come confermato dal testo coordinato del Decreto Legge 10 maggio 2023, n. 51 convertito nella Legge 3 luglio 2023, n. 87 e dopo gli interventi del Governo del Decreto alluvione, era valido fino al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata (data cambiata rispetto alla prima deadline del 30 aprile 2023). Con il Decreto Alluvione i termini e le scadenze della Definizione agevolata erano anche stati prorogati di 3 mesi (fino al 30 settembre 2023) per i soggetti che alla data del 1° maggio 2023 risultano la residenza o sede legale o operativa nei territori delle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche;
- il 30 settembre 2023 era il termine entro il quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione poteva ai contribuenti la Comunicazione delle somme dovute per il perfezionamento della definizione agevolata. Il termine era prima fissato al 30 giugno 2023. Lo stesso termine valeva per i Comuni indicati nel Decreto Alluvione. L’AdE prevede l’invio della Comunicazione delle somme dovute per il perfezionamento della “rottamazione” per questi contribuenti, entro il 31 dicembre 2023;
- in caso di pagamento rateale, a decorrere dal 1° novembre 2023 (e non più dal 1° agosto 2023), i contribuenti devono pagare interessi al tasso del 2% annuo;
- il 31 ottobre 2023, dal 31 luglio originario, è la data alla quale le dilazioni sospese sono state automaticamente revocate;
- il 18 dicembre 2023 era il termine per il pagamento della seconda rata;
- la data del primo pagamento era il 31 luglio (rispetto al 31 ottobre 2023 iniziale) per chi aderiva alla Rottamazione quater (entro il 31 dicembre invece per le zone colpite dalle alluvioni di maggio, ovvero per i Comuni in Emilia Romagna, Toscana e Marche);
- i contribuenti che optano per la dilazione del pagamento (ovvero pagamento a rate) hanno tempo fino al 30 novembre 2025 e, inoltre, per completare la rottamazione tramite pagamento del debito in modalità dilazionata possono usare i bollettini postali.
COSA PREVEDE LA ROTTAMAZIONE QUATER
Era stata la Legge di Bilancio 2023 a introdurre la nuova definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia di riscossione, cioè la cosiddetta “Rottamazione Quater”.
Come funziona la Rottamazione Quater? Rivedendo il sistema delle sanzioni, il Parlamento aveva previsto l’abbattimento dell’aggio dovuto all’Agente di riscossione e aveva confermato il meccanismo di dilazione del pagamento. Per fruire della misura, entro il 30 giugno 2023, il contribuente aveva tempo per presentare una dichiarazione di adesione esclusivamente online, da questa pagina, seguendo la procedura telematica.
Il Governo aveva prorogato tale scadenza di tre mesi (30 settembre 2023) per i soggetti che alla data del 1° maggio 2023 risultano la residenza o sede legale o operativa nei territori delle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche, indicati tra i destinatari degli aiuti del decreto Alluvione.
In questo modo, aderendo alla rottamazione si può beneficiare della riduzione di sanzioni e interessi (solo al 2%), nonché degli interessi di mora, delle sanzioni civili e delle somme aggiuntive. In generale, le multe sono ridotte in un range che va da un 1/3 a 1/18.
Vediamo adesso quali sono i requisiti per aderire alla Rottamazione Quater.
REQUISITI
Possono aderire alla Rottamazione Quater tutti i contribuenti che hanno debiti pendenti, inclusi nei carichi affidati all’Agente della Riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Scopriamo insieme quali cartelle sono ammesse alla Rottamazione Quater e come funziona il meccanismo delle rate.
COME FUNZIONANO LE RATE ROTTAMAZIONE QUATER
La norma stabilisce anche quante rate sono possibili per la Rottamazione Quater. Nello specifico, la definizione agevolata funziona con due opzioni:
- entro il 31 ottobre 2023 il pagamento delle somme dovute poteva essere effettuato in un’unica soluzione (termine slittato entro il 31 dicembre 2023 invece per le zone colpite dalle alluvioni di maggio, ovvero per i Comuni in Emilia Romagna, Toscana e Marche).;
- il pagamento tramite una dilazione dei pagamenti di massimo 18 rate. Di queste, la prima e la seconda, ciascuna di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute, avevano scadenza rispettivamente il 31 ottobre (invece che il 31 luglio) e il 30 novembre 2023 (poi passato al 18 dicembre 2023). Le restanti, di pari ammontare, hanno scadenza il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.
Inoltre, il Decreto Legge 10 maggio 2023, n. 51 convertito nella Legge 3 luglio 2023, n. 87 prevede che:
- in caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a 5 giorni, anche di una sola rata, la rottamazione risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute;
- in caso di pagamento rateale, sono dovuti, a decorrere dal 1° novembre 2023 (e non più dal 1° agosto 2023), gli interessi al tasso del 2%;
- in caso di dilazioni sospese al 31 ottobre 2023 (invece che al 31 luglio), queste ultime saranno automaticamente revocate.
Valgono diversi termini per i pagamenti per i soggetti che alla data del 1° maggio 2023 risultano la residenza o sede legale o operativa nei territori delle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche, indicati tra i destinatari degli aiuti del decreto Alluvione. Per approfondire vi rimandiamo alla nostra guida dove abbiamo riassunto tutte le scadenze rinviate.
Inoltre, come chiarito dalla risposta all’interpello numero 373 del 7 luglio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha disposto il veto a procedere in compensazione. Nello specifico, chi ha presentato domanda di accesso alla rottamazione quater riceverà dall’agente della Riscossione il piano dei pagamenti e i bollettini da utilizzare per procedere con la rottamazione, secondo l’iter che vi illustriamo più avanti. Al contrario non è possibile mettersi in regola con il Fisco tramite compensazione.
COME PAGARE LA TERZA RATA DELLA ROTTAMAZIONE QUATER
Agenzia Entrate-Riscossione ha reso noto che per il versamento è necessario utilizzare il modulo allegato alla comunicazione delle somme dovute, datato 28 febbraio 2024 disponibile anche sul sito ufficiale da questa pagina.
Le opzioni di pagamento sono diverse, tra cui versamento in banca, sportelli bancomat (Atm) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, internet banking, uffici postali, tabaccai aderenti a Banca 5, circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale ufficiale dell’Agenzia o tramite l’App Equiclick utilizzando la piattaforma pagoPa.
È possibile effettuare il pagamento direttamente agli sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione prenotando un appuntamento nella sezione “Sportello territoriale” del sito o tramite il contact center al numero 060101.
COSA RIENTRA NELLA ROTTAMAZIONE QUATER
Quali anni comprende la Rottamazione Quater? La Rottamazione dal 2023 è valida per le cartelle superiori a 1.000 euro notificate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
CARICHI ESCLUSI DALLA ROTTAMAZIONE
Non rientrano nel beneficio della rottamazione alcune tipologie di carichi, esclusi in ragione della loro natura, e in particolare quelli riferiti a:
- recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
- crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
- multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- debiti relativi alle “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.
Per quanto riguarda i carichi degli Enti di previdenza privati, la Legge n. 197 del 2022 prevede che tali carichi potevano rientrare nella rottamazione solo con apposita delibera pubblicata sul sito internet dello specifico Ente. Tale delibera andava comunicata entro il 31 gennaio 2023 ad Agenzia delle entrate-Riscossione mediante posta elettronica certificata (PEC) [email protected].
COME FUNZIONA LA ROTTAMAZIONE QUATER
La Rottamazione Quater funziona grazie all’interazione e alle comunicazioni tra cittadini e Agenzia. Ecco la procedura:
- l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha provveduto al recapito delle lettere che contengono l’esito della richiesta, l’elenco dei debiti “rottamati” e l’importo dovuto. Le ha inviate in risposta alle circa 3,8 milioni di domande di adesione alla definizione agevolata presentate entro il termine del 30 giugno 2023. È stata attivata la funzionalità che consente di chiedere la copia della comunicazione delle somme dovute con i primi 10 moduli di pagamento, utile per coloro che, per qualsiasi motivo, non siano in possesso della comunicazione inviata;
- è stato attivato anche il servizio per richiedere online l’addebito sul conto corrente delle rate previste dal proprio piano di definizione agevolata, grazie al quale l’importo di ogni rata deve essere corrisposto direttamente entro il termine previsto, evitando eventuali dimenticanze;
- è stato messo a disposizione del contribuente anche il servizio web ContiTu. Grazie a questo servizio tutti coloro che hanno aderito alla definizione agevolata hanno potuto decidere quali debiti pagare.
Scopriamo insieme, nel dettaglio, come funziona questa procedura.
1) COME FUNZIONANO LE COMUNICAZIONI DELL’AGENZIA
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha inviato le comunicazioni relative agli importi dovuti tramite PEC (posta elettronica certificata) o posta raccomandata. Tuttavia, i contribuenti hanno la possibilità di scaricare una copia di queste comunicazioni autonomamente.
Possono farlo accedendo all’area riservata del sito di Riscossione tramite le credenziali SPID, CIE e CNS, oppure possono farlo dall’area pubblica, senza necessità di PIN e password, previa allegazione di un documento di riconoscimento.
Nelle comunicazioni vengono forniti i seguenti dettagli:
- l’esito dell’accoglimento o del possibile rigetto della domanda;
- le scadenze e i moduli di pagamento, in base alla scelta effettuata durante l’adesione (fino a un massimo di 18 rate);
- nel caso in cui il piano di dilazione preveda più di 10 rate, saranno inviati i primi 10 moduli di pagamento con la lettera. I restanti verranno spediti successivamente, prima della scadenza dell’undicesima rata.
È importante ricordare che per i residenti nelle zone colpite dall’alluvione dello scorso mese di maggio, i termini e le scadenze relativi alla definizione agevolata sono stati prorogati di tre mesi. Pertanto, l’invio delle comunicazioni relative alle somme dovute sarà completato entro il 31 dicembre 2023.
2) COME RICHIEDERE L’ADDEBITO SU CONTO CORRENTE
È possibile richiedere l’attivazione dell’addebito diretto delle rate relative alla definizione agevolata direttamente sul conto corrente. Questa richiesta può essere effettuata non solo presso gli sportelli, ma anche tramite l’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. È accessibile tramite le credenziali SPID, CIE e CNS.
Basterà, una volta effettuato l’accesso:
- usare il servizio denominato “Attiva/revoca mandato SDD piani di Definizione agevolata” presente nella sezione dedicata alla Definizione agevolata;
- attivare la domiciliazione bancaria, è sufficiente selezionare il piano di Definizione agevolata desiderato e inserire i dati richiesti.
Una volta completata la procedura, il sistema invierà una e-mail di conferma all’indirizzo di posta elettronica specificato. In seguito, verrà inviata un’altra comunicazione con la conferma dell’attivazione del servizio e l’indicazione della rata che sarà addebitata sul conto corrente.
Cosa accade nel caso in cui il contribuente non riceve questa conferma entro 10 giorni lavorativi prima della scadenza della rata? Il pagamento dovrà essere effettuato tramite le altre modalità di pagamento previste. Ciò, nel caso ad esempio, che entro il 18 febbraio per la rata del 28 febbraio 2024, non riceve conferma.
3) COME USARE IL SERVIZIO CONTITU
È stato lanciato anche il servizio ContiTu, disponibile nell’area pubblica del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questo servizio consente ai contribuenti di selezionare e pagare in modo agevolato solo alcuni degli avvisi o delle cartelle contenuti nella comunicazione delle somme dovute.
Per usare ContiTu bisogna seguire questi step:
- accedere alla voce ContiTu da questa sezione. Si trova fra le pagine dedicate alla definizione agevolata. Da qui, compilare la richiesta con il codice fiscale, il numero della lettera ricevuta con la relativa data. Deve inserire anche i numeri che identificano le cartelle/avvisi che si intendono pagare (presenti nella comunicazione);
- dopo aver ricevuto una prima e-mail con un link per convalidare la richiesta e, dopo la verifica a video del nuovo totale da saldare e dell’importo di ciascuna rata, l’utente può concludere l’operazione. Riceverà, sempre tramite e-mail, il prospetto di sintesi con le cartelle o avvisi che ha scelto di pagare e i relativi bollettini. Per i restanti debiti riportati nella lettera la definizione agevolata non produrrà effetti.
ROTTAMAZIONE QUATER 2024
La Legge di Bilancio 2024 o la riforma fiscale 2024 non hanno stabilito l’arrivo della Rottamazione Quater 2024. Nei Decreti attuativi della riforma fiscale però, sono arrivate diverse possibilità di prevedere altre misure di “tregua” tra contribuenti e Fisco.
Infatti, nuovi aiuti per i contribuenti sono in via di definizione con il Decreto Accertamenti (con novità sulla pagella fiscale), il Decreto semplificazioni 2023 e lo Statuto del Contribuente.
Per maggiori dettagli sulle novità in tal senso, vi consigliamo di leggere questa guida.
GUIDA ALLA RIFORMA FISCALE E AL BILANCIO 2024
Vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2024 con il testo definitivo della Manovra e del collegato fiscale in PDF. Da non perdere, neppure le indicazioni del collegato fiscale alla Manovra che potete leggere in questo approfondimento.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di leggere le novità sui bonus tasse o le ultime e aggiornate FAQ su rottamazione quater. Vi rimandiamo infine alla nostra guida dove abbiamo riassunto tutte le scadenze rinviate dal decreto Alluvione.
A vostra disposizione anche la nostra guida aggiornata sui bonus in busta paga nel 2024 già confermati e prorogati. Da leggere anche l’articolo sui bonus 2024 già confermati e prorogati. Vi potrebbe interessare anche il nostro articolo sulle rate IREPF 2023 che slittano al 2024. Da non perdere neppure il nostro approfondimento sulla riforma IRPEF valida nel 2024.
Per conoscere tutte le nuove agevolazioni, bonus e aiuti per lavoratori e famiglie potete visitare questa pagina.
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www.ticonsiglio.com è stato pubblicato il 2024-01-05 13:00:46 da Valeria Cozzolino
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