Rsu nelle pubbliche amministrazioni, i candidati Fp Cgil a Prato e Pisto…

Rsu nelle pubbliche amministrazioni, i candidati Fp Cgil a Prato e Pisto…


di Andrea Mori

PRATO – Il 14, 15 e 16 aprile si terranno le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) del personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni. Tra Prato e Pistoia, i lavoratori interessati al voto sono circa 9200. A Prato gli aventi diritto sono 4380 di cui 2250 all’Asl, 580 nelle funzioni centrali e 1300 nelle funzioni locali.

La Fp Cgil Pistoia Prato è l’unica sigla sindacale che presenta le proprie liste in ogni luogo di lavoro. Di queste, nel territorio ne saranno presentate 52 per un totale di 232 candidati.

“Come recita il nostro slogan della campagna Rsu, noi siamo ‘Il Sindacato per davvero’ – ha affermato il segretario generale di Fp Cgil Pistoia Prato Riccardo Bartolini – ai lavoratori e alle lavoratrici del pubblico impiego diciamo che noi non ci arrendiamo di fronte ad un Contratto da fame. Il Governo ha infatti proposto un misero 5,78% di aumento per il triennio 2022/2024, quando c’è un’inflazione del 16,8%. Si tratterebbe quindi di una perdita secca del potere d’acquisto per i lavoratori superiore al 10%.”

“Le elezioni delle Rsu 2025 saranno un vero e proprio referendum tra la Cgil e chi, come la Cisl (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) ed il Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche), ha deciso di accettare questa mancia per motivi misteriosi”, , ha attaccato Bartolini. Per poi proseguire sottolineando come non ci sarà una resa di fronte “alla strutturale carenza di organico: chiediamo infatti un radicale cambio sulle politiche rispetto alle assunzioni e un piano straordinario circa queste ultime. Noi non ci arrendiamo alla mancanza di valorizzazione delle professioni e per questo chiediamo il superamento completo delle vecchie norme che impediscono il giusto riconoscimento”.

Giuseppe Barone è un infermiere, candidato per il comparto sanità, che spiega di non aver “accettato di sottoscrivere questa proposta di rinnovo contrattuale perché, per quanto riguarda la nostra categoria, non abbiamo avuto nessuna valorizzazione né dal punto di vista economico né giuridico/professionale. Oggi gli infermieri e gli altri professionisti sanitari sono il sistema fondante sul quale poggia la nostra sanità regionale e nazionale – prosegue Barone –, riteniamo che sia arrivato il momento che venga riconosciuto il nostro lavoro. Inoltre, non siamo favorevoli all’introduzione della nuova figura che è l”Assistente infermiere’ (istituita nel 2024), che noi vediamo come una che va in sostituzione dell’infermiere, in particolare nella sanità privata. Eppure – conclude – abbiamo già una figura di supporto per le attività assistenziali che è l’Operatore socio sanitario, motivo per cui l’assistente infermiere porterà solo caos e una diminuzione della qualità nel servizio di assistenza.”

Barone poi una parola l’ha spesa anche per quello che sicuramente non è un problema di poco conto, ovvero che in questo momento “non c’è una sostituzione completa del personale che va in pensione con i nuovi assunti, e questo perché ci sono dei vincoli di bilancio che le organizzazioni sanitarie devono rispettare.”

Rsu nelle pubbliche amministrazioni, i candidati Fp Cgil a Prato e Pisto…

Meglio non va all’Inps, che a livello locale “ha una mancanza di organico di circa 40 unità, insomma ci sono 70 persone quando ne sarebbero previste 110/12 – parola del candidato Diego Palazzoni dell’Istituto nazionale della previdenza sociale –. A livello di prestazioni sul territorio, la nostra sede ha tutti i giorni un afflusso che va dalle sessanta alle più di cento persone al giorno che si presentano solo allo sportello, a cui poi si aggiungono altri tipi di consulenze – fa presente Palazzoni –, sportelli più approfonditi che naturalmente implicano un impegno maggiore da parte dei funzionari”. Quello che si capisce è che la qualità di molti servizi non può che risentirne. Anche qui, poi, sussiste il problema del ricambio: “A breve ci saranno dei pensionamenti (10 circa) di persone che ricoprono posizioni di responsabilità e che alle spalle hanno un esperienza importante, un’esperienza tale che riusciva a colmare la lacuna che ha fino a questi ultimi anni caratterizzato l’ente.”

Poi di candidato c’è anche Carmine di Leo dell’Agenzia delle Entrate, che dice chiaramente come la battaglia sarà soprattutto sul salario accessorio e sulla volontà di trasmettere alle nuove generazioni i valori della Cgil, anche perché “tra un po’ di tempo anche io vado in pensione.”

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www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2025-03-24 18:36:47 da Redazione


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