S.O.S. Europa. Diana Șoșoacă esclusa dalle elezioni presidenziali di Romania

S.O.S. Europa. Diana Șoșoacă esclusa dalle elezioni presidenziali di Romania



L’Italia, seppur nazione precorritrice del “fenomeno” europeo della “Destra che governa”, (seguita da Paesi Bassi, CroaziaFinlandia, Ungheria, Slovacchia e Svezia, ma un occhio va dato anche alla Polonia, all’Austria ed alla Francia passando per le ultime elezioni in Germania), da tempo sembra aver accettato il prezzo fissato dall’establishment europeo per poter occupare qualche “poltrona” assai poco prestigiosa negli uffici che alternativamente vengono aperti a Strasburgo e Bruxelles.

La Destra-Destra in Italia

E’ stata proprio la mancanza di una Destra-Destra (questa sì ben organizzata in Europa e realmente calata nel contesto politico istituzionale nonostante ecceda a volte in “rappresentazioni figurate” nostalgiche delle proprie istanze) a fare venire meno ciò che è il suo compito fondamentale di mantenere il “focus” dei cittadini sulle decisioni che i governi europei prendono tutti insieme e che incidono sulle vite dei fin troppo ignari degli stessi.

Il vuoto lasciato a Destra dalla svolta meloniana verso un non meglio definito conservatorismo centrista e le difficoltà salviniane (leghiste oltre che legali) di occupare (o quanto meno riempire) tale vuoto con una credibile proposta politica territorialmente e culturalmente unitaria e magari corroborata da una sufficiente profondità ideologica, non permettono all’Italia di accogliere nel proprio alveo istituzionale le istanze di quella Destra-Destra, definita erroneamente ultra, che in molti Stati dell’Unione Europea sta ormai conquistando, in modo del tutto democratico e con rari compromessi, il ruolo di primo partito.

Diana Iovanovici Șoșoacă è una politica romena, già senatrice del Parlamento romeno e dal luglio 2024 Europarlamentareper il partito di ultra-destra S.O.S. Romania.  Temeraria, rivoluzionaria, irriverente ed “invasiva”, l’ avvocatessa di Bucarest con origini macedoni, da alcuni anni incarna con successo il ruolo di donna di Destra, senza se e senza ma.

La contestazione a Ursula Von Der Leyen

Il 18 luglio 2024 in occasione della prima sessione in plenaria dell’EuroparlamentoStrasburgo viene espulsa dall’aula dopo aver indossato una museruola per esprimere il suo dissenso durante il discorso inaugurale di Ursula von der Leyen e di altri eurodeputati del gruppo Renew, tra i quali la francese Valérie Hayer che suggeriva di inserire il diritto all’aborto nella Carta Europea dei diritti fondamentali, elevandolo in tal modo a valore indivisibile e universale al pari della libertà, dell’uguaglianza e della dignità umana.

Ex appartenente all’AUR ( Alleanza per l’Unione dei Romeni) da cui viene esclusa per non aver obbedito ai diktat “strategici” imposti dai vertici del Partito, è stata una delle principali attiviste contro le restrizioni anti-covid imposte durante la pandemia ma anche una tenace e fervida pacifista. Una figura politica dunque, per quanto “vivace” e “di posizione”, ben capace di rivestire appieno in Europa il suo ruolo, abilitato dal voto popolare, quale rappresentante e voce delle istanze lecite di una buona parte dei cittadini romeni e non solo romeni.

Ora, la decisione presa dalla Corte costituzionale romena prima e dall’Ufficio elettorale centrale poi di respingere la candidatura della Șoșoacă alle Elezioni presidenziali della Repubblica danubiana (si svolgeranno con doppio turno a novembre e dicembre 2024), è passata nel quasi totale silenzio mediatico, gettando più di un’ombra sul rispetto delle libertà fondamentali di rappresentanza politica in capo ad uno Stato membro di una Unione Europea iper-valorizzata ed ultra garantista a quanto pare solo per alcuni e non per altri. Decisione che la stessa Șoșoacă ha definito come: ”..l’usurpazione totale della giustizia”.

Il comportamento dell’Unione Europea

La stessa Unione Europea infatti ha permesso ad una pregiudicata, in quanto già condannata in via definitiva in Italia, imputata poi in un regolare processo per gravi reati presso il Tribunale di un Paese membro dell’Unione europea, quale è l’Ungheria, di sedere sugli scranni di Strasburgo senza attendere la conclusione del giudizio penale appena iniziato. Soprattutto desta preoccupazione, oltre che lasciare perplessi, la motivazione dell’esclusione dalle Presidenziali della Deputata europea, già senatrice negli scranni romeni.

Infatti, secondo i vertici del potere giudiziario romeno, Diana Șoșoacă costituirebbe un pericolo per la Repubblica romena per le sue aperte critiche alla NATO, in contrasto con l’adesione della Romania all’Alleanza atlantica e soprattutto in quanto sostenitrice della pace e della neutralità rispetto al conflitto in corso in Ucraina. Un conflitto che sia l’Ucraina sia la Nato sia gli USA a trazione Biden/Harris stanno in tutta evidenza perdendo, contribuendo così al rafforzamento della leadership putiniana sia in Russia sia nel resto del mondo che conta (paesi della BRICS in primis), avventatamente e sconsideratamente ignorato.

La totale assenza di un dibattito pubblico tutto italiano sulle scelte arbitrarie di veto perpetrate da un Paese dell’UE a noi storicamente molto vicino come la Romania nei confronti di una sua europarlamentare democraticamente eletta , denotano come nella nostra Nazione si stia spegnendo, o la si voglia spegnere, quella fiamma della Destra più popolare che nel resto dell’Europa sembra invece ardere con grande forza.

Quanto sappiamo in Italia della Romania?

E nonostante da anni siamo in stretto e diretto rapporto con tante famiglie romene da cui attingiamo mano d’opera per lo svolgimento di lavori e attività fondamentali per il nostro Paese ma spesso bistrattate (braccianti, operai specializzati, infermieri, badanti …), poco o quasi nulla sappiamo di quanto accade in una Nazione che fa parte dell’UE fin dal 2007.

Ciò avviene in quanto da troppo tempo il “mainstream” dell’informazione gestito dalla Sinistra più settaria, filtra con la più rigida delle censure le notizie da “proporre in pasto ai cittadini”. Un menu troppo ripetitivo ed ormai fortemente “dietetico” spesso con qualche piatto di gossip in salsa rosa. Se, per quanto riguarda gli affari di casa nostra , questa operazione di filtro arbitrario si riesce a contrastare in qualche maniera, la stessa invece trova sicuramente più facile applicazione riguardo ciò che accade negli altri Paesi, anche in quelli appartenenti all’Unione Europea, i quali dovrebbero fortemente interessarci in quanto capaci di incidere direttamente sui nostri destini

Da sostenitore degli Stati Sovrani, potrei essere accusato di colpevole contraddizione ed invitato dunque a farmi “my own business”. In realtà quanto accade negli stati membri dell’Unione Europea è un affare di tutti, soprattutto quando tenta di opporsi con motivazioni falsamente democratiche e pseudogarantiste al vento del cambiamento che da Destra soffia grazie alla sola forza delle idee.


L’articolo S.O.S. Europa. Diana Șoșoacă esclusa dalle elezioni presidenziali di Romania
www.romait.it è stato pubblicato il 2024-10-17 17:34:03 da Antonio Augello


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