Il video sta facendo il giro dei social, e fa ridere. Mettiamo, per esempio, che un turista che parli inglese, voglia utilizzare la metro di Roma e capirci qualcosa.
“Su questo sito troverai informazioni utili” e poi via con le traduzioni delle fermate. Compare per esempio, “Saint John” al posto di San Giovanni, “King of Rome” che è Re di Roma e “Alban Hills”, Colli Albani, “Smart door” per Porta Furba, “Stoned” per Pietralata, “Gardens” per Giardinetti. E poi Terms per Termini o Eur Stop e Split Tower, per Eur Fermi e Torre Spaccata.
Il sito preso di mira è quello di Metropolitanadiroma.it, non è gestito dal Comune o dall’Atac, è nelle ultime ore è diventato famoso grazie al video di TikTok che sta rimbalzando anche nelle chat dei gruppi di quartiere.
Nel filmato esilarante si vede lo schermo registrato del sito e il cursore si sposta e mostra, sotto forma di elenco, le stazioni di tutte e tre le linee della metro romana, tradotte come tutto il resto del sito.
“Chi va a Londra — dice il voice over in romanesco — non troverà ‘Stazione di Vittoria’, ma ‘Victoria Station’”. Il discorso non fa una piega, il sito metropolitana di Roma però, sì.
Sono diverse però le persone che l’hanno scambiato per un portale ufficiale gestito da Roma Capitale o dall’azienda dei trasporti capitolina.
Dopo tanti commenti, dunque, l’Atac è stata costretta a correre ai ripari pubblicando tra le sue stories su Instagram lo screenshot della pagina del sito con il bollino “Fake”.
“Questo non è un sito Atac, non è un sito del Comune. Abbiamo contattato gli admin del sito per invitarli a evitare di veicolare informazioni sbagliate”.
Come le traduzioni letterali che confondono i turisti, appunto.
E così ieri sera è comparso l’avviso anche su Metropolitanadiroma.it: “Su richiesta di Atac si chiarisce che questo sito non è di Atac o del Comune”.
E ancora: “Sebbene ci impegniamo a tenere aggiornato il sito, capita di commettere errori che non sono a loro imputabili”.
Quanto alle traduzioni, dalla pagina spiegano che il sito è in fase di aggiornamento e che si sta lavorando “affinché sia sempre più fruibile, anche agli utenti stranieri che cercano informazioni per spostarsi nella Capitale utilizzando la metropolitana di Roma”.
E “in questo contesto abbiamo avviato una sperimentazione di una traduzione automatica in inglese, francese e spagnolo, che si appoggia al servizio GTranslate dalla cui implementazione è emerso che alcuni contenuti, in alcuni contesti, in particolare i nomi delle stazioni, venivano tradotti in maniera impropria”.
E ancora: “Dal momento che questo sito nasce con l’intento di rendere più accessibili le informazioni, e fornire informazioni errate non è in linea con l’obiettivo, abbiamo deciso di disattivare il servizio di traduzione automatica, a scapito dei contenuti correttamente tradotti, per considerare la possibilità di una gestione multilingua manuale”.
Ma intanto il video continua a circolare e qualcuno sta pensando di prendere delle contromisure.
Il consigliere dell’XI municipio, Marco Palma, per esempio, ha deciso di inviare una “nota al settore dell’avvocatura di Roma Capitale per chiedere se ci sia un ufficio che si occupa del controllo di questi siti che divulgano informazioni di pubblica utilità”.
roma.repubblica.it è stato pubblicato il 2023-11-20 17:57:24 da [email protected] (Redazione Repubblica.it)
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