Salario minimo, la maggioranza presenta una sospensiva e chiede un rinvio a fine settembre

“Abbiamo depositato come centrodestra unito una sospensiva. Chiediamo un rinvio di 60 giorni che non butta la palla chissà dove, per poter avere il tempo di formulare una proposta unitaria del centrodestra”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, intervenendo in aula alla Camera sull’esame della proposta di legge sul salario minimo. Se ne riparlerà dunque a fine settembre perché, dice la maggioranza, serve il tempo necessario per fare valutazioni e presentare eventuali controproposte dopo quelle ricevute dall’opposizione in un disegno di legge unitario che vede come primo firmatario il leader 5 stelle Giuseppe Conte. 

La decisione sul rinvio era nell’aria dopo il ritiro dell’emendamento soppressivo ieri in Commissione lavoro. 

Dai banchi della maggioranza (non sono mancate le polemiche sulla presenza esigua in aula) le risposte convergono sul tempismo, poiché in molti anni al governo non è stata fatta dagli avversari politici una legge ad hoc e si considera questa proposta di legge pretestuosa.

“Alla sinistra e ai 5 Stelle le idee vengono quando non governano. Ne hanno avuto di tempo per realizzare quanto noi oggi stiamo predisponendo”, scrive in una nota il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto (FdI). 

I partiti di governo spingono piuttosto su un eventuale obbligo di estensione dei contratti collettivi nazionali maggiormente applicati a tutti i settori. Il capogruppo della Lega Ricccardo Molinari ha lanciato la proposta di differenziare gli stipendi in base al territorio, adottando le “gabbie salariali”, ovvero una soglia minima adeguata all’ISTAT in base al costo della vita in diverse città italiane.

Dai partiti che oggi siedono ai banchi opposti si alza la voce unita sulla dignità delle persone che lavorano e questo rinvio viene comunicato come una vittoria politica, secondo la segretaria dem Elly Schlein “il Pd ha capovolto l’agenda politica e  portato finalmente la destra a parlare di lavoro”, e si dice pronta a discutere ma avendo come base il testo presentato dalle opposizioni.

La discussione è terminata alle 14 e la proposta di sospensiva sarà messa al voto la settimana prossima.