Sale sul banco e inneggia al nazifascismo dopo aver maltrattato un …

Sale sul banco e inneggia al nazifascismo dopo aver maltrattato un …




Sale sul banco e inneggia al nazifascismo dopo aver maltrattato un …

ANCONA – Negli scorsi giorni l’alunno di una scuola media di Ancona si è purtroppo reso protagonista di un fatto grave. Infatti, dopo aver trattato in malo-modo un professore, è salito su di un banco per iniziare ad inneggiare al nazifascismo. La scuola ha deciso giustamente di sospenderlo. In aggiunta, la scena è stata ripresa da due compagni di classe che a loro volta sono stati sospesi per diversi giorni.

Il tema è stato trattato oggi in consiglio comunale grazie a un’interrogazione urgente mossa dal consigliere di Altra Idea di Città Francesco Rubini: «A livello locale come nazionale – ha così iniziato il suo intervento – negli ultimi giorni abbiamo appreso di un episodio molto grave. Un minorenne che si è sostanzialmente issato sul proprio banco, dopo aver strappato un libro dalle mani di un professore, ed ha iniziato a inneggiare diciamo al nazifascismo e al Mein Kempf che tutti conosciamo. Come riporta la stampa nazionale poi, il ragazzo sarebbe il figlio di un noto esponente della destra locale. Sono però dettagli non confermati e quindi, ribadisco, a oggi è una circostanza rappresentata solo da un giornale nazionale. Rispetto a questi fatti però, chiedo se l’amministrazione ne è a conoscenza e cosa aveva e ha in mente di fare sui temi della sensibilizzazione, a riguardo della costituzione e dell’antifascismo».

La risposta è giunta dall’assessora alle Politiche educative Antonella Andreoli: «In merito alla sua interrogazione siamo a conoscenza di quanto accaduto. Sono stati riportati alcuni episodi, ma non sappiamo però come si è svolto il tutto e in tutti i particolari. Relativamente invece alle azioni programmate all’interno delle scuole per contrastare questi fenomeni e altri simili, o comunque sensibili, ebbene la competenza è dei singoli istituti scolastici i quali intervengono con materie curriculari come l’educazione civica, oppure extra curriculari, ma con finalità educative. Ciò attraverso specifici progetti inseriti nel piano triennale delle offerte formative». Andreoli prosegue il proprio intervento spiegando come «Noi, come ente del territorio, su questo episodio abbiamo subito interloquito con la dirigente dell’istituto in questione. A breve parleremo anche con il direttore dell’ufficio scolastico regionale Donatella D’Amico. Abbiamo manifestato inoltre l’intenzione di sostenere, in sinergia con le scuole, varie azioni e progetti assieme alle famiglie e a soggetti del terzo settore, per approfondire queste tematiche. In particolare sulla costituzione da mesi sto mettendo a punto un progetto importante sull’educazione civica che vedrà coinvolti anche personaggi illustri del settore. Speriamo di partire prima di fine anno – ha concluso la delegata del sindaco – in modo da portare a termine il progetto per primavera».

Insoddisfatto della risposta Rubini secondo cui «sembra che, indipendentemente dalle competenze, vi sia un tentativo di scaricare sugli istituti una responsabilità educativo-collettiva di cui la politica dovrebbe farsi parte. C’è un clima di intolleranza che si respira nel paese che sfociano nell’intolleranza anche se riferibile a un minore che, auspichiamo, abbia tempo di rivedere i suoi pensieri e i suoi comportamenti. Siccome però penso che un’amministrazione comunale abbia il compito di essere portatrice della costituzione, nata sui valori dell’antifascismo, ecco che ognuno si assumerà le proprie responsabilità». Secondo il capogruppo di Aic infatti «In questo paese c’è un problema, un rigurgito che va combattuto in ogni modo. È poi responsabilità politica, culturale ed educativa di ognuno di noi non dare messaggi sbagliati».


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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-30 13:30:06 da


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