Mentre resta in forse la
proclamazione della nuova sindaca di Genova – prevista per
domani, potrebbe slittare per alcuni riconteggi nelle schede per
i municipi -, continua a prendere forma la futura giunta di
Silvia Salis, nuova sindaca di Genova. Che affronta tra gli
altri un problema inedito per la politica, la necessità di
garantire una rappresentanza sufficiente di uomini in giunta,
almeno cinque. La norma del 2014 sulla rappresentanza di genere,
nata per agevolare le quote rosa, a Genova servirà probabilmente
per salvare quelle ‘azzurre’. Come ha verificato il giornale
online Genova 24, nella elaborazione della giunta Silvia Salis
ha in mente di affidare molti incarichi a personalità femminili
ma, essendo costretta a nominare almeno cinque uomini, dovrà
giocoforza contenere a sei quello delle donne.
Sullo sfondo de ragionamenti della sindaca c’è infatti la
necessità di rispettare l’articolo 1 della legge 56/2014 sulla
rappresentanza di genere che impone nelle giunte dei comuni con
più di 3000 abitanti una rappresentanza di uno dei due sessi di
almeno il 40% con arrotondamento aritmetico.
Intanto, nelle ultime ore si è consolidata la posizione di
alcuni potenziali assessori. Oltre al vicesindaco in pectore
Alessandro Terrile, Pd, ci sono Massimo Ferrante e Rita
Bruzzone, ma sembrano assodati anche Cristina Lodi (Azione) e
Tiziana Beghin (M5s). Al momento uno dei nodi principali
riguarda Avs con – in teoria – solo un posto a disposizione per
Francesca Ghio e Francesca Coppola e l’altro destinato a Emilio
Robotti. Il toto-giunta si complica anche attorno alle liste
civiche di Silvia Salis, dove oltre a Filippo Bruzzone e Arianna
Viscogliosi, cerca spazio anche la regista Laura Sicignano.
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