BARI – Il 26 febbraio la cooperativa San Giovanni di Dio ha chiesto al Tribunale di prevenzione di essere ammessa al controllo giudiziario. Ed è sulla base di questo elemento che ieri il Tar di Bari ha sospeso l’interdittiva antimafia emessa a dicembre dal prefetto di Foggia nei confronti della coop che controlla quattro strutture di lungodegenza e riabilitazione tra le province di Bari e Brindisi, gestendo servizi sociosanitari per le Asl e i Comuni pugliesi (oltre che in Basilicata e Sardegna).
I giudici amministrativi (Seconda sezione, presidente Palliggiano, estensore Cortellessa) hanno infatti rilevato che l’eventuale ammissione al controllo giudiziario (una misura di affiancamento prevista dal Codice antimafia) comporterebbe in ogni caso la sospensione dell’interdittiva. E che dunque debba esiste un pericolo attuale che depone per la cautela, «anche valorizzando il pregiudizio cui risultano esposti, di riflesso, gli utenti (non autosufficienti) dei servizi socio-sanitari erogati» dalla coop (difesa dagli avvocati Roberto Eustachio Sisto e Francesco Follieri).
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