Sanità, Ciangherotti: “Liberi professionisti nei pronto soccorso? Nella rossa Emilia è già realtà”

Sanità, Ciangherotti: “Liberi professionisti nei pronto soccorso? Nella rossa Emilia è già realtà”


Albenga. “Piangere sul latte versato non serve a niente. La fuga dei medici dai reparti ospedalieri è il frutto di almeno un decennio di cattiva gestione della sanità a livello nazionale. Stupisce l’indignazione dei sindacati con riferimento all’arrivo di un libero professionista al pronto soccorso di Pietra Ligure, soprattutto se si considera che nella rossa Emilia-Romagna questo modello viene regolarmente adottato da tempo dalle Asl locali per rispondere alla carenza di personale necessario per garantire un servizio essenziale. ”. Lo dichiara il consigliere comunale e coordinatore albenganese di Forza Italia Eraldo Ciangherotti. 

Nei giorni scorsi, Asl2 ha pubblicato una delibera per assegnare un incarico a un medico specialista in medicina d’urgenza per lavorare presso il pronto soccorso e la medicina d’urgenza: “L’assessore regionale Angelo Gratarola – spiega Ciangherotti – sta seguendo un modello già utilizzato in altre regioni, dove sono state garantite figure professionali o libero professionisti all’interno dei pronto soccorso”.

“Ad Albenga il Partito Democratico e il sindaco stanno provocando a cavalcare in tutti i modi il tema della sanità – aggiunge il capogruppo ingauno -. Invece di perdere tempo in sterili polemiche, speculando sulla salute dei cittadini ingauni, perché Riccardo Tomatis non va a chiedere ai suoi colleghi di partito in Emilia-Romagna come si deve rispondere ad una emergenza di questo tipo, che peraltro, su scala nazionale, porta proprio la firma dei partiti di sinistra?”.

Conclude Ciangherotti: “Nel corso degli ultimi dieci anni di governi nazionali, durante i quali il Partito Democratico ha avuto un ruolo importante, nessuno ha compreso dove avrebbe condotto una gestione della sanità di questo tipo. I risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti: in Liguria, in Emilia-Romagna, in Toscana, in tutta Italia. In queste condizioni, chiedere la riapertura del pronto soccorso del Santa Maria di Misericordia da parte del sindaco di Albenga non è solo palesemente irrealistico, ma è anche una mancanza di rispetto nei confronti degli operatori sanitari e dei cittadini, i quali, su fronti diversi, oggi si ritrovano a dover fare i conti con una sistema sanitario in grossa difficoltà. Ad Albenga dobbiamo chiedere e ottenere la riattivazione del punto di primo intervento h24. Tutto il resto è propaganda politica da parte di chi, con la ‘pistola ancora fumante’ appoggiata sul tavolo, osserva la sanità in affanno avanzando proposte impossibili”.




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