A oggi sono 2mila e 259 gli accessi
registrati a partire dal 7 dicembre negli “Influenza Point” di
tutta la Liguria (310 in Asl 1, 217 in Asl 2, 790 in Asl 3, 346
in Asl 4 e 596 in Asl 5), presso gli ambulatori dedicati egli
studi medici aperti eccezionalmente nei giorni festivi. Si
tratta di un dato ancora parziale per gli Influenza Point che,
grazie all’accordo con i medici di medicina generale, saranno
operativi su tutto il territorio fino al prossimo ponte del 6
gennaio, quando termineranno le festività natalizie. “Si tratta
di un numero elevato di accessi alle strutture che abbiamo messo
a disposizione per la gestione dei casi a bassa complessità
legati al virus influenzale – spiega l’assessore alla Sanità
Massimo Nicolò -. Una misura che anche quest’anno si è rivelata
necessaria per dare una risposta ai tanti liguri che durante
questo periodo si sono trovati costretti a combattere con
l’influenza. I numeri, pur ancora parziali, ci dicono che il
piano sta funzionando, avendo alleggerito i Pronto Soccorso in
modo particolare nei giorni di festa. Regione Liguria sta anche
completamente ridisegnando la gestione dei letti post acuti in
rsa. Ogni Pronto Soccorso dovrà poter contare su almeno 50 letti
acuti da gestire in autonomia per ridurre il numero di barelle
nei corridoi. Siamo anche ben consapevoli della carenza dei
medici di continuità assistenziale, problema cronico e
nazionale, ed è proprio da questa consapevolezza che è nata
l’interlocuzione con i medici di famiglia per cercare di tenere
aperti il più possibile gli ambulatori per la bassa complessità,
in sinergia con i Punti di Primo Intervento in attesa delle
nuove Case di comunità, tenuto conto anche della capacità del
118 di omogenizzare l’afflusso ai Pronto Soccorso. L’Ospedale
Gallino, ad esempio, che un è ambulatorio equivalente a un
pronto soccorso a bassa complessità (codici bianchi e verdi) che
funziona dalle 8 alle 20 a dicembre ha curato 264 pazienti senza
gravi patologie”.
“Oggi si sta registrando un afflusso superiore rispetto ai
giorni precedenti ma, visto l’avvicinarsi del picco influenzale,
con la Liguria che è tra le Regioni ad incidenza più alta dopo
solo la Sardegna, era prevedibile ed è in linea con gli anni
passati. Credo però – spiega ancora Nicolò – che sia necessario
entrare nella nuova ottica di quelli che sono oggi gli Influenza
Point e che domani saranno gli studi a bassa complessità
all’interno delle Case di Comunità che si stanno aprendo sul
territorio. Nei Pronto Soccorso sarà necessario dover gestire
unicamente i casi ad alta complessità, per i casi meno gravi le
persone dovranno abituarsi alla nuova riorganizzazione
territoriale che comprenderà anche i poliambulatori. Il numero
sempre crescente di liguri che si stanno recando agli Influenza
Point sta dimostrando che la strada intrapresa è quella giusta
per alleggerire la pressione sugli ospedali”.
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