Le chiavi del Palafiori restano nelle mani di Vincenzo Russolillo, a capo del Consorzio Gruppo Eventi, con sede legale a Lagonero (Potenza) e forti interessi ormai radicati a Sanremo, legati al Festival della canzone, da Casa Sanremo (lanciata nel 2008 nel contenitore in questione) al coinvolgimento nell’allestimento del mega-palco in piazza Colombo (idea vincente delle ultime edizioni).
Da unico concorrente nel bando per la gestione della struttura polivalente (esclusi gli uffici al piano terra, lo spazio Asl e l’Anagrafe), indetto dalla Fondazione Orchestra Sinfonica alla quale il Comune l’ha affidata nel 2020, non ha incontrato ostacoli: è bastato offrire appena 2.000,71 euro in più rispetto ai 450 mila euro più Iva del canone annuo a base di gara (quindi 452.000,71). Il contratto, che verrà firmato a breve, è della durata di 6 anni più 6 rinnovabili. Considerato che l’attuale scade nel gennaio prossimo, la società potentina rimarrà “padrona” del Palafiori fino all’inizio del 2037.
Sono state, però, necessarie due sedute della commissione comunale voluta dalla Sinfonica, presieduta dalla dirigente Linda Peruggi (tra i suoi incarichi anche il servizio gare-Cuc), per arrivare all’aggiudicazione dell’appalto. Perché inizialmente l’offerta economica non riportava elementi ritenuti essenziali per la formalizzazione dell’impegno contrattuale: l’importo al rialzo risultava “senza ulteriori dati identificativi del soggetto offerente, carente di datazione e della relativa sottoscrizione”. Gruppo Eventi ha subito rimediato, aggiungendo quanto richiesto e comunicandolo via Pec. Da qui la seconda seduta, conclusa senza ulteriori intoppi.
Le aree oggetto del bando sono le sale Gardenia, Ranuncolo, Museale, Narciso, Papavero con annessi locali accessori e terrazza Ortensia, le cucine sul retro della sala Ninfea, terrazza Anemone. Anche la sala Ninfea è parte del contratto di locazione, ma resterà a disposizione dell’Orchestra Sinfonica per i giorni e negli orari in cui si terranno le prove dei concerti. Durante il periodo del Festival, quando il Palafiori diventa una sorta di succursale dell’Ariston grazie soprattutto a Casa Sanremo, il gestore è tenuto a mettere a disposizione del Comune e/o della Rai, gratuitamente, spazi individuati per la sala stampa delle radio-tv private ed eventualmente altri.
E sempre a titolo gratuito, per un massimo di 40 giorni l’anno, dovrà ospitare eventi di volta in volta indicati dalla Sinfonica, a cominciare da Area Sanremo ed eventuali Master class. Per il resto, l’obiettivo è quello di far vivere il Palafiori il più possibile durante l’anno, essendo in grado di accogliere mostre, convegni, workshop, lanci di prodotti, banchetti, cene di gala e spettacoli. Il tutto potendo contare sul parcheggio pubblico su due piani interrati, la cui gestione è però rimasta al Comune, che ne ricava introiti notevoli: circa 1,2 milioni soltanto nel 2023.
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