Schifani, basta la parola – Marco Travaglio

Schifani, basta la parola – Marco Travaglio




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  1. Uno dei possibili flussi di finanziamento ,del gruppo BERLUSCONI degli anni 70 Come racconta Massimo Ciancimino ,la mafia investì nelle imprese e nei cantieri e nelle televisioni in quel periodo dunque sarebbe nato questo link tra Schifani e DELL UTRI,che poi avrebbe portato sempre come dice Santuzza , Schifani a diventare un anello di congiunzione fra il cllan di Graviano Dell'Utri e BERLUSCONI in un periodo poi nel quale sappiamo che nel 1993 i Graviano si prendono la responsabilità diretta ed esclusiva delle stragi ,che secondo i magistrati e secondo molti collaboratori di giustizia ,servivano appunto ad accelerare a spingere la nascita di questo nuovo soggetto politico che proprio DELLUTRI ha inventato è ha di fatto a fondare tra il 93 e il 94 , queste accuse come quelle di Campanella ,vengono da una fonte tutta da verificare, Spatuzza è un mafioso ma essendoci stata un inchiesta ,tre volte archiviata su SCHIFANI per mafia e tre archiviazioni per mafia ,non può dare conto della replica di Schifani, perché se uno legge la replica si domanda: ma perché Schifani vuole essere sentito ,interrogato su questioni di mafia se nessuno ci ha raccontato che è stato accusato di mafia da qualcuno ,quindi se censura la notizia ,devi anche censurare la replica. È tutto collegato ,così mentre gli italiani i sanno tutto delle pagliuzza eventuali di Fini o di suo cognato, nessuno conosce le travi del presidente del Senato Renato Schifani . È che differenza c è fra Fini Schifani ? Sono tutti i due di centrodestra ,uno ha i capelli e l altro no .La vera differenza è che uno si è spostato dal ombrellone protettivo del Cavaliere BERLUSCONI e hanno cominciato a mitragliarlo di calunnie e l altro invece ha delle travi grosse così da spiegare ,non c è nessuno che ne parla ma questa è un altra storia provocata dal potere ,Schifani è rimasto a Corte è non si sogna nemmeno di allontanarsene ,e nessuno si allontanerà da quella Corte ,dopo aver visto che fine ha fatto chi quello che se né allontanato ,questa estate questo è in fondo la migliore prova su strada ed è anche la migliore spiegazione del perché nessuno a destra ,come a sinistra ,ha mai osato risolverlo il conflitto d interesse!

  2. In base alle dichiarazioni dei collaboratori e alle attività di riscontri il Gico non è stato addirittura possibile ricostruire quali interessi specifici o quali condotte in concreto abbia tenuto ,lo Schifani che è menzionato solo da Lanzalaco come soggetto che avrebbe fatto parte di un gruppo che a Parma avrebbe redatto i Patti parasociali per il contratto di appalto_ deve essere archiviato " Il 2 marzo 2002 il Gip archivia la posizione di Schifani che nel frattempo è diventato capogruppo di forza Italia al Senato. DUE PENTITI parlano è tirano in ballo pesantemente Schifani davanti ai magistrati di Palermo che stanno indagando sulle dichiarazioni fatte da Spatuzza il quale dice di aver visto un giorno Schifani in un capannone industriale frequentato dai Graviano . Capannella è il primo pentito che parla ai magistrati ,è racconta che quando Schifani lo ha querelato perché Campanella lo aveva accusato di aver sistemato il piano regolatore di Villabate a seconda degli interessi della Cosca di Nino Mandala il capomafia di Villabate che conosceva Schifani negli anni settanta,perché erano stati insieme soci della SICULA BROKER Campanella dice che quando Schifani lo ha querelato ,ha mentito perché ha minimizzato il suo ruolo mettendo le mani sul piano regolatore di Villabate mentre invece le mani c è le ha messe con diverse varianti che a suo dire erano state suggerite o comunque servivano agli interessi della COSCA MANDALA' Il sindaco di Villabate verso il quale lavorava come consulente urbanistico Schifani era una cosa sola con il clan MANDALA ,IL famigerato sindaco Navetta . NATURALMENTE il comune di Villabate ,è stato sciolto per mafia ,2 volte a causa di questo grumo d interessi NAVETTE PRESTANOME di Mandala ' Campanella parla perché era un politico dell'Udeur ex democristiano che faceva il presidente del consiglio comunale di Villabate ,quindi non è un mafioso che va in giro a sparare è un mafioso col colletto bianco che si occupa di soldi e fa politica per conto della mafia e oggi è pentito e racconta che c erano forti interessi nel centro storico e nei terreni delle cooperative edilizie che sono stati in qualche modo risolti da Schifani nell interesse di Mandala ' questo dice Campanella

  3. CIANCIMINO HA DETTO CHE SCHIFANI nei primi anni novanta è stato decisivo per mettere in contatto BERLUSCONI e DELL UTRI con i fratelli Graviano si sa è questo rende non del tutto incredibile e quello che dice Spatuzza alla fine degli anni ottanta citando una fonte autorevole,aveva avuto già contatti con DELL UTRI ,ben prima che nascesse forza Italia lo scrive " l espresso" fonte che scrive Abbate rivela che Schifani veniva chiamato il " contabile" di BERLUSCONI quel periodo viaggiava spesso tra Palermo e Milano. All epoca era avvocato esperto di urbanistica aveva tra i suoi assistiti Giovanni Bontade ,fratello del boss Stefano che com è noto secondo i giudici di Palermo era legatissimo a DELL UTRI e BERLUSCONI fu lui a battezzare l assunzione di Vittorio Mangano nella villa di Arcore poi questo Giovanni Bontade il boss dei boss è stato anche lui condannato per traffico di droga al maxiprocesso ,poi è stato assassinato con la moglie nel 1988 .

  4. Altri clienti di Schifani, Domenico Federico che era socio di Bontade e un altro boss imprenditore Ludovico Visconti , Questo scrive Lirio Abbate dopo tre archiviazioni . Tra i vari clienti di Schifani c è un c era un certo Lo SICCO costruttore anche lui arrestato , per mafia e condannato con sentenza definitiva nel 2008 che un enorme mostruoso palazzo in piazza Leoni a Palermo a due passi dal parco della Favorita in quel Palazzo abitavano fior di mafiosi anche latitanti per un certo periodo quel Palazzo incombe e Mina la solidità di una piccola casetta dove abitano due anziane sorelle Pilliu a Palermo ,le conoscono tutti perché sono state fra le ultime a incontrare Borsellino in quanto già nel 1992 si lamentavano per non essere ascoltate perché erano in contenzioso con un assistito di Schifani ,pensavano di non avere più speranza ma il 21 luglio la Corte d Appello di Palermo ,ha confermato la sentenza di primo grado che era arrivata 8 anni fa e ha stabilito che il palazzo del costruttore mafioso deve essere abbattuto almeno in parte perché deve arretrare di due metri e mezzo in modo di poter dare respiro e non minacciare più la stabilità della casa sottostante delle sorelle Pilliu che intanto è andata a ramengo procurandoinstabilita quindi deve essere consolidat a spese dello Stato per mancata difesa delle due sorelle dall arroganza del costruttore mafioso e dei suoi amici ,naturalmente il costruttore mafioso difeso dall attuale presidente del Senato.

  5. Di queste vicende quando l Espresso ha anticipato il suo scoop ,oltre al Fatto Quotidiano è stata REPUBBLICA che lo ha sconfinato in un trafiletto a pag.25 ,praticamente invisibile il giorno dopo Schifani si è indignato ma ha detto :Sono pronto a farmi interrogare dai magistrati per chiarire tutto ed è una posizione importante Il Presidente del Senato si dice pronto ad essere interrogato al più presto dai magistrati antimafia di Palermo che stanno indagando su eventuali sue partecipazioni alla mafia . I giornali il giorno dopo non scrivono una riga nessuno a parte il FATTO QUOTIDIANO e lo mette in prima pagina perché? È perché chi ha censurato le accuse di SPATUZZAe Campanella ,chi non ha ripreso le accuse che Schifani ha avuto tre iscrizioni per mafia e tre archiviazioni , per mafia non può dare conto della replica di Schifani ,perché se uno legge la replica ,si domanda:" ma perché Schifani si vuol far interrogare su questioni di mafia? Se nessuno ci ha raccontato che è stato accusato di mafia da qualcuno? " Se censura la notizia devi anche censurare la replica . Mentre per Schifani si censura per Fini si fa dossieraggio

  6. Viene indagato nel 1996 era procuratore Caselli a Palermo ,si perte l ingegnere SALVATORE Lanzalacco professionista di Palermo che si occupava di appalti pubblici era in contatto con Angelo Siino ,il re degli appalti il garante della mafia e del sistema delle imprese della politica sul tavolino della spartizione ,in Sicilia le tangenti gli imprenditori non le devono pagare solo i politici le devono pagare anche i mafiosi sottoforma di sub appalti alle imprese amiche di cosa nostra. Lanzalaco racconta l appalto della metanizzazione del comune di Palermo,una gara da 140 miliardi di lire che viene che viene aggiudicata nel 1993 a un associazione temporanea d imprese capeggiata dalla Saipem di Milano ,credo che la Saipem fosse del gruppo Eni ,secondo Lanzalaco ,quella gara era truccata a suon di mazzette e c era una percentuale del 1.5 % per la mafia e per un suo socio,. Lanzalaco racconta di essere andato a Parma a parlare con gli imprenditori della ditta Bonatti sulla spartizione dei lavori che poi avrebbero dovuti andare in subappalto alle imprese mafiose o amiche della mafia., in queste missioni al nord ,per parlare di quell appalto ,a Parma dice Lanzalaco a Parma " partecipava l avvocato Schifani." Che all epoca era consulente del comune di Palermo ed era al corrente di tutte le fasi illecite,dice Lanzalaco di gestione della gara e mi risulta che fosse molto inserito tra i consulenti del comune di Palermo .Schifani viene scritto nel registro degli indagati nel 1996 ,il 13 marzo nel 1998,cioè due anni dopo massimi termini per indagare ,viene archiviato perché il GICO della GUARDIA DI FINANZA non ha ancora consegnato il rapporto che la procura gli ha commissionato per riscontrare le accuse di Lanzalaco ,il rapporto arriva dopo l archiviazione e sulla base di questo la procura reiscrive SCHIFANI.perché nel rapporto c è la notizia del reato si scopre per il subappalti li ottennero per i movimenti terra ditte che facevano capo al cugino del boss Salvatore cancemi e una società di Vito Buscemi ,poi arrestato e abita nel palazzo di via D amelio nel 1999 non ritengono sufficienti questi elementi per richiedere il rinvio a giudizio la procura di Palermo

  7. Fini è stato cacciato per eccesso di legalità in questo Paese non si deve parlare di antimafia appena Fabio Granata ha nominato la parola antimafia e Fini ,la parola legalità ,sono stati cacciati lui i suoi fedelissimi BOCCHINO e Begugli da quel momento Fini è diventato il personaggio del giorno è stato oggetto delle prime pagine, tutti i giorni sui giornali di BERLUSCONI sopratutto i soliti tre o quattro Cioè il Foglio ,il " Giornale" e Panorama è Naturale su " Libero " che è la fotocopia il ciclostilato del " Giornale" , sui telegiornali di Mediaset e sul TG 1 del prode Minzolingua che ha seguito amorevolmente le vicende di Fini e famiglia in perfetta sintonia con i giornali di Hause Organ della ditta . ,così da poter far seguire tutti gli italiani degli scandali a proposito di Fini ,qual è lo scandalo : Fini convive con la sua nuova compagna, Elisabetta Tulliani già fidanzata di Luciano Gaucci la Tulliani ha un fratello e quindi quasi cognato di Fini che come la società intestata alla madre della Tulliani ha avuto qualche lavoretto in Raid sopratutto affitta non si sa per quale cifra un alloggio di 65 mq. a Montecarlo un alloggio che una decina di anni fa fu lasciato in donazione al partito di AN cioè a Fini da una nobildonna ,la contessa Annamaria Colleoni discendente di Bartolomeo Colleoni il condottiero ,la leggenda vuole avesse tre palle non come i comuni mortali; ebbene questa signora dona varie proprietà , fra le quali questa all oggetto a Montecarlo ad AN al partito di Fini, l alloggio viene valutato l alloggio viene valutato per condizioni al momento ,fatiscenti dal tecnico ing. 450 milioni di lire ,una dozzina di anni fa ,dopo di che rimane infruttivo fino a quando dopo qualche anno duo o tre,gli amministratori di AN decidono di venderlo a una società estera con sede nell isila di Santa Lucia ai Caraibi Questa società, lo paga 300 . 000 euro quindi l equivalente di 600milioni di lire ,più del prezzo della perizia valutativa ,questa società ,questa società poi lo rivende ancora a un altro compratore società gemella che ha sede anch essa nelle isole di Santa lucia e questa società lo si è scoperto questa estate che lo ha affittato questo appartamento a Giancarlo Tulliani il quasi cognato di Fini che immediatamente la storia è stata oggetto di interesse mediatico , perché c è il sospetto che Fini abbia dirottato questo appartamento a prezzo di favore tra le mani di suo cognato Fini fa un comunicato dicendo di aver saputo che la casa era stata venduta ,ma di non aver saputo che poi quelli che l avevano comprata l avevano affittata a suo cognato e li tutti i giornali di cui prima abbiamo detto si sono ,adoperati a smentire questa versione di Fini. È fin ora non ci sono riusciti fanno fatto di più tentando con una storia meschina prendendo un altro argomento addirittura di una cucina Scavolini da 4500euro che Fini e la Tulliani comprarono,in un mobilificio alla periferia di Roma ,Sull Aurelia ,a un posto non proprio daVip e una cucina non proprio da Vip 4500 euro di questa cucina un arredatore che lavorava con la moglie in questo mobilificio ,diceva che la cucina era destinata alla casa di Montecarlo e che quindi smonta la mancata conoscenza alla versione di FINI ai fatti e sarebbe la prova che Fini non ha rubato ma ha mentito in qualche modo favorendo il quasi cognato .Ma Fini ribatte che la cucina non è a Montecarlo ma è in una casa di Roma ,a questo punto ,sta al " Giornale " e a " Libero" dimostrare che non è vero che hanno scritto cose false quindi ,non ci riescono .Anzi questo ,loro " supertestimone" comincia a balbettare ,comunque dice che non è sicuro…. mancano le dimostrazioni alle cose che dicono i giornali è anche improbabile fattivamente comprare una cucina a Roma per pagare il trasporto per Montecarlo alla fine il legame tra la cucina e Montecarlo si smonta ,anzi si scopre un elemento piuttosto sospetto ,il supertestimone dice di aver dato le dimissioni insieme alla moglie dal mobilificio ,perdendo due stipendi due posti di lavoro in una sola botta mi sembrerà molto sospetto ,questo episodio per poter finalmente gridare la verità su Fini , dice di aver saputo per sentir dire questa ,della cucina a Montecarlo ,quindi senza fondamento di verità da ogni parte! Certo è che la cucina di cui si parla non è a Montecarlo