L”AQUILA – Definite le posizioni, dopo il giudizio direttissimo, dei tre tifosi dell’Aquila calcio 1927 finiti ai domiciliari e poi tornati in libertà, in seguito alle indagini della polizia sugli scontri dopo la partita di serie D del 26 gennaio scorso tra L’Aquila e Sambenedettese (0-3).
Si tratta di Fabio Ambrogi di 49 anni, Alessio Catelli, di 35, e Vincenzo Fracassi di 34.
Catelli è stato condannato dal giudice, dopo rito abbreviato con sconto di un terzo della pena, a otto mesi di reclusione, come chiesto dallo stesso pm. È stato assistito dall’avvocato Francesco Valentini e potrà ricorrere in appello una volta note le motivazioni tra 90 giorni.
Gli altri due, che avevano una posizione diversa, hanno ottenuto la messa alla prova e il giudice ha fissato una udienza il 2 luglio per valutare il loro programma.
Sono assistiti dagli avvocati Massimo Costantini, Alessandra Spadolini, e Federico Cortelli.
Una volta concluso il programma potranno ottenere l’estizione del reato cosa non da poco.
Per costoro il Daspo è stato alleggerito con riduzione alla sola domenica dell’obbligo di presentazione in polizia.
Per il resto ci sono una ventina di altre persone con il Daspo mentre altrettanti, tra tifosi locali e marchigiani, sono sotto inchiesta penale e rischiano il processo.
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