Il nuovo Governo senegalese ha presentato un piano per lo sviluppo del Paese nei prossimi 25 anni. Intitolato “Per un Senegal sovrano, giusto e prospero”, il programma “Senegal 2050” ha obiettivi economici ambiziosi: triplicare il reddito pro capite entro il 2050, garantire una crescita annua superiore al 6% sviluppando, tra le altre cose, un settore privato forte e favorendone la competitività.
Il Piano “Senegal 2050” si svilupperà attorno a quattro assi: un’economia competitiva, per creare impiego e valorizzare le risorse naturali del Paese attraverso l’industrializzazione e l’utilizzo della digitalizzazione e dell’Intelligenza artificiale; una pianificazione e uno sviluppo continuativo, nel rispetto della sostenibilità ambientale, creando un’economia circolare, preservando gli ecosistemi, tutelando la biodiversità, gestendo in maniera sostenibile il territorio, avviando la transizione ecologica e l’uso delle energie rinnovabili; un capitale umano di qualità e una società equa, attraverso una politica educativa di qualità e pari opportunità; e una buona governance e integrazione africana, tramite la lotta alla corruzione, la riforma della pubblica amministrazione e il rafforzamento della presenza senegalese in ambito panafricano.
Ciascuno dei quattro assi vedrà poi al proprio interno degli obiettivi strategici più mirati. Il piano prevede in particolare di mettere in atto investimenti infrastrutturali – come la costruzione di ferrovie e autostrade – volti a ridurre le distanze tra le varie zone del Paese; tali infrastrutture permetteranno pertanto di aumentare lo sviluppo delle aree interne del Senegal. Allo stato attuale, infatti, il 46% del Prodotto interno lordo (PIL) senegalese è prodotto nella zona di Dakar. “Senegal 2050” ambisce a distribuire il contributo alla crescita economica su tutto il territorio nazionale, andando a creare dei poli di crescita multi-settoriali secondo le specificità di ciascuna area, che dovrà specializzarsi volta per volta in un settore economico.
Lo sviluppo industriale si reggerà, nelle previsioni del Governo, sull’estrazione dei combustibili fossili (petrolio e gas naturale), di cui nell’ultimo decennio sono state individuate importanti riserve ma il cui potenziale non è ancora stato valorizzato. L’avvio di un’importante industria estrattiva costituirà un presupposto fondamentale per dare vita alla crescita endogena del Paese e alla crescita del settore privato formale.
Tra le ambizioni annunciate ci sono quelle di formare 700.000 giovani nei prossimi cinque anni, di ridurre il costo dell’elettricità grazie allo sfruttamento del gas e di investire in ricerca e innovazione, il tutto per una spesa di 18,5 miliardi di franchi Cfa (oltre 30 milioni di dollari), di cui solo il 60 % sarebbe finanziato dallo Stato. Inoltre, il Governo si aspetta che entro il 2050, il Senegal passi dal 92° posto del 2023 dell’indice Gini al 10° tra i Paesi con minore disuguaglianza del mondo. Nello stesso lasso di tempo l’esecutivo si attende anche una riduzione del tasso di povertà da un livello attuale stimato del 37% della gente al 15%.
Il Governo ha anche presentato il suo piano per il periodo 2024-2029, che si concentrerà sulle riforme della pubblica amministrazione, sul miglioramento dei servizi ai cittadini e sull’inserimento professionale dei giovani.
www.esteri.it è stato pubblicato il 2024-12-05 11:14:56 da Assistenza tecnica
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