Sentenza Trattativa, Il formidabile scontro tra Alessandro Sallusti e Marco Travaglio.

Sentenza Trattativa, Il formidabile scontro tra Alessandro Sallusti e Marco Travaglio.




Chiedo scusa se il video non è stato montato in maniera ottimale.

La frase finale dello scontro avvenuto questa sera a 8 e mezzo tra il direttore di Libero e il direttore del Fatto Quotidiano, dopo l’incredibile sentenza d’appello sulla trattativa stato-mafia, in cui sono stati assolti oltre a marcello dell’utri e alcuni organi dello stato, è emblematica di un modo di fare informazione raggelante. Sallusti Ha replicato freddamente al discorso di Travaglio in cui riaffermava che – “I processi servono a vedere se i fatti sono avvenuti oppure se sono reato. Se si scopre che non sono reato, ma i fatti sono avvenuti, giudichiamo i fatti. A me non cambia niente se mori che ha 900 anni va in galera oppure no, mi cambia il fatto di sapere, e ieri ne ho avuto conferma, che ha trattato con la mafia, ed io non voglio un ufficiale di polizia giudiziaria che tratta con la mafia. Non è un reato? E’ una vergogna” – Ebbene, il direttore di Libero ha replicato così – “Se l’ha fatto e non è reato, vuol dire che ha fatto il suo lavoro”. Incredibile.

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38 Comments

  1. L’avvocato che difese O.J. Simpson disse: “The colour of justice is green.” Il colore della giustizia è verde. Sembra che anche in Italia il colore della giustizia armonizza con il colore dei potenti danarosi. Il giudizio si appella alle parole come sempre. Si è avvenuto però non è un reato. E su questo si chiude il sipario sempre a favore di quelli che si possono permettere la cosiddetta giustizia. L’Italia ancora ha un lungo cammino da percorrere per divenire una repubblica matura e onorevole.

  2. I Carabinieri erano collusi dal 1978 e Chinnici lo sapeva.l sa prova? I ROS non eseguirono una perquisizione ordinata loro dal giudice Chinnici capo di Falcone a casa di Tano Badalamenti in relazione al caso Impastato. Tutto in atti salvo falsi per soppressione dei ROS .Anno 1978

  3. Ma come non si vergogna questo signore a dire delle idiozie così grosse… sallusti e lo specchio dell'Italia che non funziona. Vi giuro che non capisco se lo fa perché ci crede veramente o per servilismo. E credo sia meglio se ci creda veramente. Cioè lui crede realmente che lo stato non ha trattato con la mafia? L'italiano va abbandonata a se stessa e credo che ormai non ci sia speranza. Bisogna lasciare a questi tizi questa terra indegna e farli vivere da soli… non vedo una via d'uscita

  4. Infatti ancora oggi, 8 settembre 2024 e secondo le motivazioni della sentenza, il fatto non è in discussione, e' stato riconosciuto, c'è stato. E' l' interpretazione che ne dà la Cassazione che risulta un triplo salto mortale non atterrato!

  5. A proposito di altri "uomini dello stato infedeli", i depistatori dell' omicidio di Peppino Impastato non si sa ancora chi siano né hanno mai fatto i conti con la giustizia!
    Se le mafie hanno tutto questo potere (in Italia costituiscono la prima impresa per fatturato) vuol dire che il potere politico, in tutte le sue diramazioni del controllo del territorio le hanno protette, nutrite e assolte in un calcolo spregiudicato di reciproche convenienze.
    Antonio D' Alì e' stato sottosegretario all'Interno (forze dell'ordine) con un governo Berlusconi, ed era quasi fratello di Matteo Messina Denaro.
    Prosit!🤬

  6. Meno male che "qualcuno" ha "trattato". La storia d'Italia racconta ben altri compromessi con personaggi discutibili per altrettanti fini di dubbia moralità attraverso l'ausilio di apparati retti da uomini straordinari che hanno pure pagato di persona quello che un governo non potrebbe mai ufficialmente ammettere di aver disposto…

  7. Mi sarebbe piaciuto rispondere a sallusti al minuto 6:27. Il fatto che un fatto non sia penalmente rilevante (non perché non sussiste, ma perché non costituisce reato, due concetti diversi) non significa che esso non possa avere rilevanza sotto il profilo etico e di selezione della classe dirigente. Ma porca miseria, anche se trattare con la mafia non costituisce reato in capo agli organi dello stato ai fini dell’integrazione del reato di violenza o minaccia a corpo dello Stato (questa l’imputazione nel processo della trattativa), ma saremo liberi noi cittadini di valutare negativamente chi ha stretto le mani di chi ha causato le stragi di via dei Georgofili, di San Giovanni Laterano e San Giorgio al Velabro? Ma che ragionamento è, un conto è la verità processuale, altro è la valutazione coscienziosa dei fatti