Sfollati in alloggi di fortuna e palazzina pericolante, accordo di programma mai attuato: “Siamo stanchi”

Sfollati in alloggi di fortuna e palazzina pericolante, accordo di programma mai attuato: “Siamo stanchi”



Sfollati in alloggi di fortuna e palazzina pericolante, accordo di programma mai attuato: “Siamo stanchi”

La palla avvelenata dell’emergenza abitativa passa alla sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo e al suo campo largo ed è una bomba ad orologeria che rischia sempre di esplodere tra le mani degli amministratori di turno.

Stamattina, una delegazione delle famiglie sfrattate dall’ex Distretto si è presentata a Palazzo di Città, chiedendo udienza, ma non è stata ricevuta.

Ha avuto contatti solo con l’ingegnere Giovanni Quarato, delegato alle Politiche abitative.

A dicembre saranno passati due anni da quando sei famiglie sono ‘parcheggiate’ nell’ex scuola comunale dell’infanzia ‘Sorelle Agazzi’ in via Menichella, accanto alla scuola Catalano. Non ne possono più di vivere nel vecchio asilo: “Siamo stanchi”.

Il caldo, quest’estate, è stato asfissiante in quei locali.   

Altre due famiglie sono state temporaneamente sistemate nella sede della Protezione Civile di via Sant’Alfonso de’ Liguori.   

Persone fragili e malati oncologici popolano quegli alloggi di fortuna. Le mamme hanno già bussato alla porta della sindaca anche solo per chiedere un condizionatore che potesse alleviare la permanenza forzata.

Il tavolo permanente sull’emergenza abitativa

Gli sfollati dell’ex distretto e gli occupanti della palazzina pericolante al civico 1 della terza traversa di via San Severo da più di due anni hanno scalato i livelli di priorità.

All’epoca del commissario Marilisa Magno, è stato costituito in Regione Puglia un tavolo permanente per la gestione e il superamento dell’emergenza abitativa con il Comune di Foggia e l’Arca Capitanata, dopo che a marzo del 2021 erano scattati altri sgomberi per l’ex Caserma Oddone e per la palazzina di Borgo Croci.

Le soluzioni abitative per gli occupanti dei due immobili erano state compendiate in un Accordo di programma per la gestione dell’emergenza abitativa e la promozione di azioni di antimafia sociale, ma si sono rivelate più complicate del previsto. Già rimaneggiato due volte, è scaduto a gennaio. In due riunioni a marzo e nella più recente del 17 luglio scorso, Regione, Arca e Comune hanno convenuto di modificare nuovamente l’accordo di programma.

Il 9 settembre, la Giunta regionale ha approvato lo schema del nuovo Accordo di programma. La relativa proposta di delibera al Consiglio comunale di Foggia, invece, è pronta dal 9 agosto, ma non è ancora arrivata in aula. L’ha sventolata anche il consigliere di opposizione Giuseppe Mainiero, che ha sollecitato l’Amministrazione comunale a tirarla fuori dal cassetto e portarla in Consiglio.   

Cosa prevede il nuovo accordo di programma

Dal titolo, è scomparsa la promozione di azioni di antimafia sociale. Gli interventi riguardanti i lavori di riqualificazione di Parco San Felice, a carico della Regione Puglia, non saranno più finanziati.

L’Arca Capitanata, oggi guidata da Pippo Liscio, ha reperito 15 alloggi ristrutturati con fondi della Regione che, nell’ambito dell’accordo di programma, ha stanziato 1 milione di euro.

Di quel finanziamento, l’ex Iacp ha speso poco più di 140mila euro per la ristrutturazione di tre alloggi, e altri 408mila euro sono stati impegnati per i lavori dell’ex scuola ‘Collodi’ dove sono stati ricavati quattro alloggi che, una volta ultimati, resteranno a disposizione per fronteggiare l’emergenza abitativa, perché si ritiene che le tempistiche non siano più “compatibili con l’urgenza dettata dall’accordo di programma”.

Altri 380.800 euro sono destinati ai lavori dell’ex scuola ‘Lepore’ di via Ordona Lavello (anche in questo caso ci sono 4 alloggi).

È stato richiesto un finanziamento aggiuntivo a valere sul Poc Legalità 2014-2020, ed è in corso l’istruttoria. Infine, i restanti 40mila euro circa, insieme alle economie derivanti dai lavori effettuati, sono stati destinati a un ulteriore alloggio in via Lucera che non era stato riqualificato perché occupato abusivamente.

Stando all’accordo di programma, gli immobili saranno assegnati in locazione “per un periodo massimo di due anni” con canoni previsti per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica alle famiglie dell’ex Distretto Militare e della palazzina pericolante nella terza traversa di via San Severo.

Si tratta, dunque, di un’assegnazione provvisoria.

Le perplessità di alcuni consiglieri

Lo schema di accordo di programma non arriverà in aula il 25 settembre, quando il Consiglio tornerà a riunirsi per discutere una sfilza di mozioni.

Oltre ai “passaggi tecnici”, sarebbero stati richiesti approfondimenti da parte di alcuni consiglieri che avrebbero espresso qualche perplessità. La scorsa settimana, l’accordo di programma è stato oggetto di un approfondimento con la dirigente in una commissione congiunta Affari generali e Ambiente e Territorio.

“È un atto di continuità amministrativa”, ricorda come ha fatto nella commissione da lui presieduta il consigliere comunale M5S Giovanni Quarato. Il parere della Commissione Ambiente e Territorio dovrebbe arrivare entro domani.

“È una questione che sto seguendo da quando sono entrato nelle funzioni di delegato, e purtroppo ci sono stati dei passaggi amministrativi e burocratici necessari”, spiega. Potrebbe arrivare in aula alla prossima riunione. “Secondo me – afferma oggi Quarato – non ci sono motivi ostativi per portarla in Consiglio”.

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www.foggiatoday.it è stato pubblicato il 2024-09-23 20:26:00 da


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