“Sì, e gli imprenditori della Riviera l’hanno capito”

“Sì, e gli imprenditori della Riviera l’hanno capito”



Ventitré anni, un’adolescenza trascorsa tra i fornelli del ristorante di famiglia, Da Biagio, e una passione che, nel giro di pochi mesi, si è trasformata in qualcosa di inaspettato e travolgente. Lui è Lorenzo Biagetti: riminese doc, al diploma di scuola alberghiera non ha fatto seguire gli studi universitari. “Ho iniziato Tecnologie alimentari a Cesena, ma non l’ho finita. Ho capito che non era la mia strada”, spiega a RiminiToday.

E allora qual è la strada?, verrebbe da chiedersi. Oltre a lavorare come maestro di tennis, qualche mese fa ha intrapreso un’avventura sui social come food blogger. “Mi spinsero i miei amici, all’inizio non ci credevo nemmeno io – racconta -. Poi mi sono appassionato, capendo il potenziale di quello che i miei video, nel loro piccolo, riuscivano a trasmettere”. 

Da lì la scommessa: diventare un food blogger, ma non uno qualsiasi. Un vero e proprio “ambasciatore” della Riviera e delle sue tradizioni culinarie. Il risultato? Non è trascorso neanche un anno, e già i suoi followers di Instagram hanno raggiunto quota 20 mila. 

“Sì, e gli imprenditori della Riviera l’hanno capito”

Biagetti, ci dica la verità: a fare il food blogger si guadagna bene?

“Per ora, non posso dire che questo sia il mio lavoro principale. Però, sicuramente, è un percorso che richiede tanto investimento. E l’investimento, prima o poi, porta con sé un ritorno economico. Sui social, se si cresce, si possono arrivare a incassare cifre importanti. Faccio un esempio. Un influencer che abbia un seguito compreso tra i 10 mila e i 50 mila fan può incassare dai 300 agli 800 euro per un post. Fino a 250, invece, per una sola story”.

Può essere il lavoro del futuro, quindi?

“Certo che sì. Io, ovviamente, non sono ai livelli di chi lo fa da più tempo. Perciò, per me, la strada è ancora lunga. Ma posso dire di aver imboccato la direzione giusta e che sì, questa professione inizia a essere riconosciuta. Merito degli imprenditori della Riviera, che stanno capendo sempre di più come un semplice reel su Instagram riesca a raggiungere un numero sterminato di persone, rispetto alla classica pubblicità. Pensiamoci: i miei video hanno una media di 50 mila views l’uno. Se anche solo un 5% di quegli utenti seguisse i miei consigli, parleremmo di 2.500 persone. Per il ristoratore o l’imprenditore che si è rivolto a me, il beneficio sarebbe enorme”.

Cosa riesce a trasmettere il contenuto prodotto da un food blogger, rispetto alla classica pubblicità?

“Oltre al fatto di arrivare a molte più persone in tempi rapidi, un reel ha il vantaggio di mostrare visivamente al cliente il tipo di esperienza che può fare in un locale, piuttosto che in un altro. Per questo, dietro un video di un minuto, c’è un lavoro assurdo. Prima viene la fase creativa, poi l’editing, poi un post produzione. Ci sono anche parecchi format tra i quali spaziare e che devono essere scelti con cura, sulla base di ciò che si vuole ottenere. È un servizio che richiede svariate ore di lavoro, e che, all’inizio, svolgevo gratuitamente. Ancora oggi mi capita di farlo, perché assaggiare i prodotti di un locale è comunque un investimento per la mia pagina. Però, con il tempo, sempre più imprenditori si stanno accorgendo dell’importanza della comunicazione”.

Sono loro a cercarla, quindi?

“Esattamente. Hanno capito che conviene investire in un servizio offerto da un food blogger, piuttosto che in altri meccanismi pubblicitari che, ormai, sono superati. Alcuni di loro, spesso, mi telefonano per riferirmi di aver avuto un boom di clientela dopo il reel da me pubblicato. Altri mi dicono che molte persone si sono recate da loro facendo il mio nome. L’imprenditoria riminese, e più in generale della Riviera, sta cambiando”.

Un’ultima curiosità: come mai la scelta di focalizzarsi sull’area emiliano-romagnola? 

“C’è da dirlo? Perché come si mangia qui, non si mangia da nessun’altra parte. Questo non significa che non mi capiti di realizzare contenuti che riguardino altre tradizioni culinarie, anzi. Di recente sono stato fuori Italia e ho pubblicato dei reel proprio per dimostrare alle persone che mi seguono l’importanza di ampliare la propria cultura culinaria. Video, per me, non remunerativi; ma che, agli occhi di un utente, potrebbero essere quel ‘plus’ che mi distingue. La fanbase che mi sono creato, però, è legata a questa regione. E non la tradirò mai”.


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www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-10-27 07:45:00 da


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