Albenga. La Compagnia della Guardia di Finanza di Albenga ha individuato e denunciato un uomo di circa 50 anni, molto attivo sul territorio milanese ma spesso presente fisicamente anche nella riviera savonese, con l’accusa di appartenere a un’organizzazione dedita alle truffe, perpetrate telefonicamente o tramite internet.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, i truffatori si presentavano come professionisti di uno studio legale meneghino, specializzato nella tutela dei diritti del consumatore e attivo nel settore del recupero crediti per conto dei clienti, tramite le cosiddette class action. In un secondo momento, carpita la buona fede della vittima mediante sottili raggiri, false promesse ed elevate abilità oratorie, gli stessi si facevano accreditare, su un conto corrente dedicato in una banca milanese, somme di denaro (circa 10.000 euro) a titolo di corrispettivo per non meglio specificate commissioni, spese legali e provvigioni, con la promessa al “cliente” che, in breve tempo, gli sarebbe stato liquidato un indennizzo di cospicuo valore (circa 20.000 euro), di fatto mai corrisposto.
L’indagine, partita da una querela sporta da parte di un privato cittadino, si è svolta mediante mirate analisi documentali e accertamenti bancari volti a ricostruire le movimentazioni collegate alla realizzazione dell’illecito. Una attività complessa che ha consentito di svelare il sistema di frode posto in essere dall’uomo e da due presunti complici. La Finanza ha denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica: è accusato di truffa e sostituzione di persona. I due complici sono stati segnalati all’autorità giudiziaria.
“L’intervento operato dalle Fiamme Gialle ingaune – commentano dal Comando – si inquadra, nell’ambito della missione istituzionale della Guardia di Finanza, in un contesto di monitoraggio e repressione delle fenomenologie criminali, caratterizzate da elevato disvalore sociale, più gravi e diffuse sul territorio e conferma il pieno coinvolgimento del Corpo nella salvaguardia dei cittadini, spesso anziani, più deboli e minacciati dalle frodi di delinquenti senza scrupoli, i quali, a differenza delle loro vittime, si avvalgono dei più sofisticati strumenti comunicativi e tecnologici a disposizione”.
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