CATANIA – “Non so se l’atto tornerà o meno in aula, non entro nel merito di ciò che fa l’amministrazione. Quello che posso dire è che venerdì – e ringrazio tutti i soci di Hydro Catania – ci è stata concessa una proroga”. A parlare è Mario Di Mulo, presidente della Sidra, la società partecipata del Comune di Catania che gestisce il servizio idrico. Il riferimento è alla delibera naufragata la scorsa settimana – per ben due volte è venuto a mancare il numero legale – e che andava approvata entro il 23 maggio 2025.
Atto che, a questo punto, potrebbe rientrare dalla finestra. “Ho deciso, insieme al mio CdA, di chiedere una proroga per consentire eventualmente al socio, quindi al consiglio comunale, di potersi pronunciare sull’argomento. Considerato che siamo gli unici a non aver sottoscritto l’aumento di capitale”.
Una mancanza che, secondo il presidente Sidra, andrebbe colmata. “L’atto è importante perché stiamo parlando del futuro di Sidra all’interno del gestore unico – spiega -. A partire dal 31 marzo 2026, la gestione del servizio idrico andrà a ricadere nelle mani della società Sie, che si occuperà sia delle nuove opere, per circa 810 milioni di euro, che della intera gestione concreta del servizio, tramite la società Hydro Catania. Quindi fare parte come socio di Hydro Catania può avere una sua convenienza”.
Di Mulo rimette la questione nelle mani del socio, quindi del Comune. Ma intende precisare alcuni aspetti della sua presidenza, in risposta soprattutto alle malelingue. Che vorrebbero la sua gestione in continuità con il predecessore, Fabio Fatuzzo, in particolare in tema di incarichi e consulenze. “Non entro nel merito della gestione che mi ha preceduto – afferma -. Perché ciascuno può avere avuto le proprie ragioni per aver adottato una precisa linea e pertanto non mi permetto di giudicare. Mi limito a fornire qualche dato che può dare l’idea di quella che è la nostra gestione”.
Le consulenze sarebbero quasi azzerate, da quasi 40 ad appena 5. Di Mulo snocciola i numeri sugli incarichi. “Noi – dice – al 31 dicembre 2024 avevamo oltre 37 contratti di consulenza. Siamo passati a 5 con conseguente riduzione dei costi. Invero, mettendo a confronto il primo trimestre 2024 con il primo trimestre 2025, abbiamo una riduzione del 70,17% per quanto riguarda le consulenze legali e amministrative, e del 63,49% per quanto riguarda quelle tecniche.
Inoltre, è stato risolto anche un rapporto di distacco con un quadro della Catania Multiservizi, internalizzando la funzione che espletava, con un risparmio lordo di quasi 60.000 euro. Peraltro, la società ha introitato un solo nuovo giudizio e i restanti già pendenti sono stati dati in prosecuzione ai legali che hanno egregiamente seguito le precedenti fasi del processo – precisa. Le consulenze che mi stanno affiancando in materia di appalti, in materia contabile eccetera, le hanno grossomodo tutte le altre società partecipate e sono un importante sussidio alla presidenza e al cda”.
L’organico di Sidra in Sidra mancherebbe all’appello un numero consistente di dipendenti e il blocco delle assunzioni in attesa del passaggio a Sie non aiuterebbe. Per questo, Di Mulo ha trovato insieme all’amministrazione il modo di poter contare su personale aggiuntivo, anche se per un periodo limitato. “Il 31 gennaio è stato approvato il piano del fabbisogno – spiega -.
Abbiamo ottenuto l’autorizzazione, da parte del controllo analogo del Comune di Catania, per un residuo di un accordo quadro che ci ha permesso di poter utilizzare 27 lavoratori interinali part-time che hanno iniziato la propria attività lavorativa dal 6 aprile e la porteranno avanti fino al 6 settembre.
Soprattutto per far fronte a una situazione complicata e difficile come quella primaverile ed estiva. Con in media 120 persone non è affatto semplice gestire tutto, e per questo ringrazio tutto il personale di Sidra e il mio CdA che, pur tenendo conto della carenza di organico, si è rimboccato le maniche e sta lavorando per cercare di garantire il servizio a tutta la cittadinanza”.
Quanto agli attacchi politici, non intende entrare nel merito. “Per me è gossip – taglia corto. Sono convinto che la delibera di Hydro Catania non abbia nulla di personale e che i consiglieri abbiano avuto le loro ragioni per disertare l’aula. Io sono qui come tecnico e sono pronto a dare chiarimenti a chiunque me li richiederà perché le porte in Sidra sono sempre aperte. Io e il mio CdA, che non smetterò mai di ringraziare pubblicamente per tutto ciò che fa, abbiamo solo l’obiettivo di svolgere al meglio il nostro servizio per la nostra città”.
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