Solidarietà e una raccolta fondi per pagare le spese legali al mare…

Villa Verucchio si stringe intorno a Luciano Masini, il maresciallo comandante della Stazione dei carabinieri del paese della Valmarecchia che la notte di capodanno ha sparato uccidendo il 23enne egiziano che in preda a un raptus aveva accoltellato quattro persone. Il militare dell’Arma, in seguito a quanto accaduto, è stato indagato dalla Procura con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. Un atto dovuto, secondo il procuratore capo Elisabetta Melotti, per poter fare chiarezza sulla vicenda ed effettuare quegli accertamenti unici e irripetibili come l’autopsia sul corpo del nordafricano.

Leggi le notizie di RiminiToday su WhatsApp: iscriviti al canale

Per Masini, che già nelle ore successive aveva incassato la solidarietà del mondo politico e del sindaco di Verucchio, il paese ha già organizzato per la serata del 2 gennaio un momento di incontro e sostegno in piazzale Europa in programma per le 19.45. In questa occasione, come sottolineano dall’associazione Vivi Villa, verrà srotolato un manifesto di vicinanza e solidarietà nei confronti del comandante della Stazione.

Le indagini scavano nel passato dell’aggressore

Abbonati alla sezione di inchieste Dossier di RiminiToday

Non solo vicinanza ma, anche, un segno tangibile di riconoscenza è quello che alcuni commercianti verucchiesi hanno voluto dare al sottoufficiale. In queste ore, infatti, si sta organizzando una raccolta di fondi attraverso il sito Gofoundme “a favore del carabiniere che ha sparato contro colui che stava seminando feriti e sangue nel centro di Villa Verucchio difendendo la propria cittadinanza”. Secondo quanto riportato dalla pagina Facebook “Vieni a Villa Verucchio” si sta lavorando sol supporto di “un noto avvocato riminese che darà supporto per la tutela legale dal momento che sarà confermato questa assurdità di legge di eccesso di legittima”. Allo stesso tempo i commercianti sottolineano “ringraziando Dio che non ci sono stati morti tra i cittadini chiediamo a ognuno di noi di unirsi per quanto potrà in una raccolta fondi per sostenere il militare dell’Arma”.