Soluzione in vista per le serre dei vivai pistoiesi

di Marcello Paris

PISTOIA – “Finalmente c’è una soluzione a un problema che si trascina da troppo tempo”. Queste le parole del  presidente di Confagricoltura Pistoia Luca Magazzini in apertura della conferenza stampa dove sono state r presentate le ultime risoluzioni in materia di serre per i vivai. Con lui erano presenti l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi, il presidente di Cia Toscana Centro Sandro Orlandini, il tecnico Sandro Pagni, gli assessori comunali di Pistoia Leonardo Cialdi e Gabriele Sgueglia.

Il problema consiste nel mantenimento o rimozione delle serre quando viene dismessa la coltivazione. Il comune di Pistoia era già intervenuto nel tentativo di regolamentare la materia ma le decisioni si scontravano con le leggi che regolamentano l’agricoltura mentre le serre dei vivai hanno caratteristiche proprie per tempi e produzioni. Da qui la necessità di leggi e regolamenti specifici. Ed quanto si appresta a fare la regione dopo che la questione era stata portata all’attenzione del Ministero per poi risolverla localmente grazie, ha detto Magazzini, alla sensibilità dell’assessore Saccardi.

Ed è stata lei a spiegare il percorso fatto per arrivare alla nuova legge e regolamenti che a breve andranno in Giunta e Consiglio regionale per l’approvazione. Un percorso fatto in collaborazione con le categorie e il comune di Pistoia per dare una risposta al mondo florovivaistico attendeva, soprattutto per le serre temporanee. Serre che, in base alla normativa precedente dovevano essere smontate nell’arco di due anni con una procedura complessa.

La nuova normativa fa chiarezza sui tre tipi di serra: temporanea, stagionale e fissa, ognuna con caratteristiche proprie che la nuova normativa andrà a sanare. Ciò che è certo verrà meno il contenzioso interpretativo con la sanatoria delle situazioni pendenti. Ed è altrettanto certo che le serre non più produttive per cessata attività, dovranno essere smantellate.

Oltre al problema del tipo di serra legate alla stagionalità, ha detto il presidente di Cia Orlandini, c’è quello di dovere intervenire con nuove serre legate al cambiamento climatico sia invernale che estivo per avere un prodotto di qualità costante.

Quello che emerge da quanto è stato sottolineato da Magazzini in conferenza, non ci sarà nessun cambiamento urbanistico sulle aree interessate e non c’è nessuna speculazione sui terreni ma solo chiarezza su cosa è possibile fare: la nuova normativa elimina l’incertezza che esisteva sulla possibilità di investire come e con tempi certi.

Per concludere l’iter, ha detto Saccardi, c’è da modificare un regolamento su cui sta lavorando l’urbanistica della Regione, ma il percorso è tracciato e i tempi saranno brevi, ha concluso.

Soddisfazione dell’amministrazione di Pistoia che, come si è detto, era intervenuta ma con i limiti imposti dalla vecchia normativa. I colloqui con la Regione, ha detto Cialdi, hanno consentito di colmare quei vuoti che la Regione aveva chiarito con una circolare ma rimanevano i dubbi sulle serre stagionali che ora si sta risolvendo. Ora, ha proseguito l’assessore, dovremo fare una determina per decidere oneri ed eventuali sanzioni per chi non ottempera, un’attività amministrativa indipendente dalla normativa regionale ma necessaria perché fino ad ora eravamo fermi alle regole su abitazioni e fabbricati di altra natura che hanno valori diversi dalle serre. La determina servirà per sanare l’esistente e per quelle che verranno.

Le sanzioni riguarderanno quei vivaisti che pur avendo interrotto la produzione non tolgono le serre inutilizzate che, spesso abbandonate, creano effetti anche di carattere ambientale.

Insomma un nuovo modo di interpretare l’impianto e la manutenzione delle serre un settore, come ha detto l’assessore Sgueglia, che aveva necessità di chiarezza.