Sono stato aggredito con lo spray al peperoncino

“Ero con altri miei compagni, due, seduto sulla panchina nei pressi della scuola. A un certo punto, senza un perché, questo ragazzo con cui stavamo parlando tira fuori dello spray al peperoncino e non ho più visto niente”. Scene di ordinaria follia, con protagonisti i giovanissimi di Parma. Mercoledì mattina, in ordine di tempo, l’ultima aggressione ai danni di uno studente di 14 anni del Liceo Marconi. L’agguato è avvenuta di prima mattina, in via Costituente.

Mario (nome di fantasia) sarebbe dovuto entrare alla seconda ora. La professoressa di Inglese era assente e si entrava in classe un’ora dopo. La scuola aveva diramato comunicazione di arrivare alle 8.45. “Ero in via Bixio su una panchina, con gli altri ragazzi. Si avvicina un ragazzino di colore, intorno ai 12 anni. Lo vedevi da lontano che era più piccolo di noi, ma aveva un’aria tranquilla. Soprattutto all’inizio quando ci ha chiesto se avessimo visto un’auto nera. Noi gli abbiamo risposto che da li non era passato nessuno. ‘Anzi – ho detto io -, se può esserti d’aiuto di la c’è un’auto grigia’. E abbiamo continuato a chiacchierare tra di noi. A un certo punto questo ragazzino comincia a innervosirsi e a sostenere che ci prendiamo gioco di lui, che lo stiamo prendendo in giro. E si arrabbia. All’improvviso tira fuori lo spray al peperoncino e mi spruzza al lato destro del volto e scappa. Non ho visto più niente: uno dei miei compagni lo ha rincorso, ma ha spruzzato anche lui con lo spray che gli è finito in bocca. Alla fine si è allontanato mentre i miei compagni mi hanno portato a scuola. Poi sono andato in ospedale, sono arrivati i carabinieri e mi hanno seguito al Pronto Soccorso per la deposizione. Lì mi hanno dato 15 giorni di prognosi. Io adesso ho un fastidio all’occhio destro, ma sto bene. Parma ormai è diventata un po’ un circo, altre situazioni del genere si sono verificate. Con il tempo sono sempre più frequenti. Questo è solo un caso. Essere aggrediti sembra una pratica diffusa. Ad altri ragazzi sono stati  rubati persino dei vestiti. A noi è andata bene”.