BRINDISI – Mal di pancia da destra a sinistra, e malcontento diffuso tra commercianti e cittadini, dopo la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare a livello esponenziale il ticket orario della sosta e i pass per i residenti, passato da 70 a 300 euro annui, e la divisione della città in tre zone di sosta, con tre diversi prezzi. In sostanza, gli unici che forse saranno soddisfatti saranno soltanto i dipendenti della Brindisi Multiservizi, per una manovra fatta su misura per salvare il salvabile di una partecipata che è in grossa crisi.
E il dibattito in città si fa incessante, con le forze di minoranza in Consiglio che salgono sulle barricate. L’ex assessore Oreste Pinto, che durante la giunta Rossi ha ricoperto anche il ruolo di presidente del Distretto urbano del commercio (Duc) Brundisium, non le manda a dire: «Aumentare indiscriminatamente le tariffe dei parcheggi e degli abbonamenti penalizza migliaia di famiglie e lavoratori e centinaia di commercianti – commenta – Un provvedimento che grava pesantemente sui bilanci familiari e che, senza un piano chiaro di politiche concrete per il rilancio del commercio già in grossa crisi, rischia di svuotare ulteriormente il nostro centro storico e di mettere in ulteriore difficoltà tanti altri esercizi commerciali, come quelli di Viale Aldo Moro, che sarà invaso dagli stalli a pagamento».
Anche perché, mancando una strategia di lungo respiro, questo ritocco sarebbe solo – dicono i critici – una misura transitoria: «Il provvedimento è un azzardo bello e buono: da un lato abbiamo un danno concreto e immediato per cittadini e commercianti; dall’altro, nessuna garanzia che questa manovra risolva definitivamente i problemi della Bms. Insomma, tutto lascia presagire che il centro e i principali quartieri commerciali della città perderanno vitalità economica e sociale a tutto vantaggio dei centri commerciali periferici. E quel che è peggio è che, nella stessa seduta, la giunta ha votato una delibera che impegna oltre 80mila euro per lo staff del sindaco. Lungi da me fare il bieco moralista, ma era il caso di farlo proprio mentre si chiedono grossi sacrifici ai brindisini?».
Ironia amara dall’ex sindaco Riccardo Rossi: «C’era una volta la destra, quella che ovunque ripeteva come un mantra: non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini. A Brindisi in soli 18 mesi hanno incrementato l’Irpef comunale per 3,1 milioni di euro, aumentato la Tari per 6 milioni e i cui effetti si vedranno nel 2025, adesso tocca ai parcheggi con abbonamenti in centro da 70 a ben 300 euro, incremento delle tariffe orarie e incremento degli orari di pagamento. Unici esenti da questo massacro sono le compagnie aeree (che hanno ringraziato) con l’eliminazione della tassa di imbarco aeroportuale. Il motivo? Semplice: tutta colpa di Rossi».
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-12-09 14:07:15 da
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