Il deputato che si autosospeso dal gruppo Verdi-Sinistra italiana ha ricostruito a Piazza pulita le questioni all’attenzione della procura di Latina per le coop gestite da suocera e moglie
La procura di Latina ha fatto sapere, questa mattina (venerd 25 novembre), che le indagini sulle due cooperative gestite dalla famiglia di Aboubokar Soumahoro, riguardano l’impiego dei fondi erogati, i rapporti con l’erario, i rapporti con i dipendenti, i soggetti coinvolti. Il deputato, ora auto-sospeso dal gruppo Verdi e Sinistra italiana, finito nell’occhio del ciclone proprio per la gestione di queste cooperative, Karibu e Consorzio Aid, da parte di sua suocera Maria Thrse Mikamitsindo e, fino a settembre, anche da sua moglie Liliane Murekatete. La suocera indagata per malversazione. Il deputato ivoriano, ex sindacalista dei braccianti, ha risposto alle domande di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7. Ma per il portavoce di Europa verde Angelo Bonelli le sue risposte non sono sufficienti: Soumahoro dovrebbe essere il primo a dare risposte che finora non ha dato. Ecco quali dubbi hanno trovato risposta e quali aspetti invece mostrano ancora incongruenze e contraddizioni.
400 mila euro di stipendi non pagati: sapeva?
A Soumahoro stato chiesto se sapesse dei 400 mila euro di stipendi non pagati, dei lavoratori che non percepivano compensi da 22 mesi, oltre a quelli in nero e in condizioni precarie nelle cooperative. Lui risponde di essere stato poco attento: A me risultava che la cooperativa fosse virtuosa. Poi ho commesso una leggerezza a non informarmi, perch andavo in giro per l’Italia a combattere per i diritti dei braccianti. Comunque sono venuto a sapere da mia moglie che c’erano stipendi non pagati. E come risposta ho ottenuto che c’erano ritardi da parte della pubblica amministrazione. Il deputato sottolinea come lui vivesse a Roma, mentre la coop era a Latina. Non risponde alle altre contestazioni, ma dice: Bene hanno fatto i lavoratori a fare le denunce perch chi ha sbagliato deve pagare.
Il resort in Rwanda
Formigli chiede conto al deputato dei soldi non versati, dell’indagine e di un resort: Risulta che i suoi familiari aprono un resort in Ruanda ma non sono stati pagati i migranti delle coop?. L’ex sindacalista risponde: Della cooperativa non sapevo. Non sapevo delle indagini della guardia di finanza. Se fossi stato a conoscenza di eventuali indagini non mi sarei candidato. Doveva scattare qualcosa ma conoscevo le dinamiche tra enti pubblici e privati. Il mio sbaglio stata una leggerezza. Non una parola sul resort. Soumahoro per rimanda le accuse al mittente: Chi mi accusa oggi tornato a far parte della Usb, organizzazione con cui ho un contenzioso, dopo essere passato con me nella Lega Braccianti. Sono tornati indietro perch mi avevano chiesto di destinare loro in forma di stipendio i soldi delle donazioni. Ho rifiutato.
Le domande, senza risposta, alla moglie
A mia moglie ho chiesto il perch di tutta questa situazione, perch dalle testimonianze che ho visto adesso c’ di pi di stipendi non pagati (Formigli ha fatto vedere video dove parlavano i braccianti della cooperativa, ndr). Avrei dovuto non solo improvvisare delle visite ma anche andare in giro a verificare, ha detto Soumahoro. E alla domanda su cosa avesse detto la moglie in merito a queste contestazioni ha risposto: Mia moglie non lavora pi nella cooperativa. La moglie ha lavorato nella cooperativa fino a settembre.
Il diritto all’eleganza e alla moda
stata poi sollevata la questione delle fotografie che ritraggono la moglie con vestiti e borse firmati, a fronte del fatto che i soldi spesi per quel lusso sarebbero potuti andare ai lavoratori non pagati. Soumahoro dice di non provare imbarazzo per questo: C’ il diritto all’eleganza e il diritto alla moda. La moda non n bianca n nera. E poi quelle immagini sono datate.
Con quali soldi ho vissuto? Ho scritto un libro
Una domanda diretta: oggi Soumahoro ha lo stipendio da deputato, ma prima di questo come ha vissuto? Come ha potuto comprare una dimora con un mutuo da 270 mila euro? Con quali garanzie? Ho scritto un libro. E poi l’accesso agli atti del mio mutuo possibile, tutto trasparente. Il deputato ricorda poi che la moglie, al momento della sottoscrizione del mutuo, lavorava (probabilmente proprio nella cooperativa, ndr).
Non era a conoscenza?
Formigli ricorda al deputato che un operatore ha raccontato che lei frequentava le coop: Nel centro migranti non ha visto le condizioni poco dignitose di quei centri di accoglienza?, chiede. Anche questa domanda rimane senza risposta.
25 novembre 2022 (modifica il 25 novembre 2022 | 18:29)
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roma.corriere.it è stato pubblicato il 2022-11-25 18:44:49 da Alessandra Arachi
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