Spano, dal Maxxi al Mic fino alle dimissioni dopo 10 giorni

Spano, dal Maxxi al Mic fino alle dimissioni dopo 10 giorni


Spano, dal Maxxi al Mic fino alle dimissioni dopo 10 giorni

Il fedelissimo del ministro Giuli lascia l’incarico di Capo di Gabinetto

Una carica lunga appena 10 giorni. Tanto è durato il ruolo di Francesco Spano a Capo di Gabinetto del ministero della Cultura. Nominato lo scorso 14 ottobre dal ministro Alessandro Giuli, facendo seguito alla revoca dell’incarico a Francesco Gilioli da parte dello stesso ministro avvenuta l’11 ottobre che lo aveva accusato di aver fatto trapelare notizie riservatissime all’esterno dell’ufficio, Spano si è dimesso per “il contesto venutosi a creare, non privo di sgradevoli attacchi personali“, che “non mi consente più di mantenere quella serenità di pensiero che è necessaria per svolgere questo ruolo così importante”.

Le accuse di Pro Vita 

Nei giorni precedenti la sua nomina, quando la notizia era iniziata a circolare, l’associazione Pro Vita aveva fortemente criticato la scelta del ministro riportando alla memoria una vicenda del 2017 quando il neo capo della Segreteria di Giuli guidava a palazzo Chigi l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. Gli veniva contestato di aver assicurato un finanziamento di 50 mila euro a un’associazione Lgbtq accusata di organizzare traffici di prostituzione. “Mi sono dimesso – aveva scritto Spano all’epoca – non perché ritenga di avere delle responsabilità ma per rispetto al ruolo affidato dall’ufficio che fino ad oggi ho avuto l’onore di guidare”. Si dimise ma poi le accuse si rivelarono infondate. La Corte dei Conti scagionò Spano confermando la regolarità del bando e dei fondi.

Report e il “nuovo caso Boccia”

Il nuovo terremoto che ha portato oggi alle sue dimissioni da Capo di Gabinetto del MiC è arrivato sull’onda delle anticipazioni di Report, che aveva annunciato un servizio sul “nuovo caso Boccia, ma al maschile”, dove a essere coinvolti ci sono anche “alte cariche di Fratelli d’Italia”. A questo si aggiungono le indiscrezioni riportate da alcuni quotidiani nazionali secondo cui Spano, da segretario generale del Museo nazionale delle arti del XXI secolo (ruolo confermato dal neo-presidente Giuli nell’autunno del 2022), arruolò tra i collaboratori retribuiti suo marito, l’avvocato Marco Carnabuci.

Chi è Francesco Spano

Avvocato 47enne, Francesco Spano è stato direttore dell’Unar, l’ufficio antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio dei ministri durante il governo di Paolo Gentiloni. In passato ha collaborato con l’allora ministro dell’Interno Giuliano Amato e negli anni si è occupato di pluralismo religioso e culturale prima di approdare alla Fondazione Maxxi, di cui è stato segretario generale e dove ha a lungo collaborato con Giuli quando guidava proprio la Fondazione del Museo di Arte contemporanea del XX secolo. I due avevano trovato una forte sintonia operativa. E’ stato anche responsabile per le politiche per il dialogo interculturale per l’Istituto italiano per l’Asia ed il Mediterraneo e docente dell’Università La Sapienza di Roma.

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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-10-23 17:32:21 da LaPresse


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