Squalifica Tamajo. Dichiarazione dei gruppi comunali di minoranza

“Il valore essenziale dello sport è il rispetto della persona e delle regole, e non è accettabile che venga calpestato dalle azioni e poi anche dalle parole di chi ha un ruolo istituzionale e con esso una responsabilità. Che a un assessore comunale e per di più con delega alla scuola, dove si educa e si cresce, sia protagonista di “grave contegno irriguardoso e offensivo” nei confronti di un arbitro ritenuto “colpevole” di una sconfitta sportiva, tanto da valergli due mesi di squalifica imposti da un giudice sportivo, è non accettabile. Il valore dello sport non può essere messo in discussione e va difeso, e oltre alla squalifica infertagli dal giudice sportivo come minoranze censuriamo il comportamento dell’assessore Tamajo, da cui ci saremmo aspettati quantomeno delle scuse. Abbiamo letto invece le sue dichiarazioni, che non contengono scuse, ma fanno riferimento ai tanti denari spesi nel mondo del calcio, come se questo determinasse una garanzia di vittoria, anche eventualmente con compiacenza arbitrale, oppure il permesso acquistato a un “grave contegno irriguardoso e offensivo”. Censuriamo il comportamento dell’assessore, che anche nelle vesti di tifoso ha la responsabilità del ruolo che ricopre e censuriamo le sue parole, sottolineando la preoccupazione che questa vicenda ci provoca, sulla totale mancanza di comprensione sia del valore del ruolo istituzionale sia sulla totale mancanza di comprensione del valore della educazione, che va al di là di proclami calpestabili alla prima occasione”.

 

Lo hanno dichiarato le consigliere e i consiglieri di PD, M5S, OSO, AVS, Gruppo Misto, Francesco Miceli