“Deburocratizzazione, tutela del personale sanitario dalle aggressioni, integrazione tra ospedale e territorio”. Sono queste le battaglie che Maurizio Grossi, rieletto presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia, intende portare avanti nel quadriennio che lo attende. Insieme alla sua squadra, la lista “Continuità e rinnovamento”, il presidente si propone di dare continuità a quanto finora realizzato in quattro mandati consecutivi.
A stupirlo è soprattutto l’affluenza rispetto alle tornate passate. “Probabilmente è legata al fatto che quest’anno abbiamo avuto due liste, la nostra e ‘Uniti per cambiare’, mentre in passato non era così e molti colleghi perdevano il gusto di votare”. Anche se, precisa, il consenso raccolto da “Continuità e rinnovamento” è stato di gran lunga superiore. “Tra il meno votato della mia lista e il più votato dell’altra ci sono 130 voti di differenza – dice -. Il distacco è stato ampio. Mi auguro che questo risultato sia dovuto alla fiducia riposta in me e nella mia squadra”.
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Le battaglie del passato e del futuro
“Abbiamo reso l’Ordine un punto di riferimento per i cittadini, istituendo lo sportello del cittadino. Abbiamo anche introdotto un bonus di paternità o maternità per gli iscritti all’Ordine, esentandoli dal pagamento della retta annuale nell’anno in cui divengono genitori”. Piccole vittorie, queste, che la lista “Continuità e rinnovamento” ha messo a segno nei quattro mandati precedenti.
Lo sguardo del rinnovato consiglio direttivo – che subentrerà ufficialmente il 1° gennaio 2025 -, ora, è però proiettato al futuro. “Il primo obiettivo è una maggior integrazione tra ospedale e territorio – spiega il presidente -. Dovranno cominciare a interloquire, e l’Ordine si farà promotore di incontri che abbiano come fine il miglioramento dei percorsi di cura”.
Il secondo nodo da affrontare, prosegue Grossi, è la burocratizzazione. “Bisogna ridurre il carico burocratico sui medici, specie quelli di medicina generale – afferma -. Abbiamo chiesto di partecipare a dei tavoli di lavoro dove si discuta anche dell’impiego dell’intelligenza artificiale. Se il medico si trasforma in un burocrate, questo va a scapito dell’attenzione che deve rivolgere al paziente”.
Ultima, ma non per importanza, la battaglia contro la violenza sugli operatori sanitari. “Un tema che ci tocca molto, e per il quale abbiamo anche creato un osservatorio – spiega -. Vorremmo promuovere campagne di sensibilizzazione, perché la maggior parte di questi episodi, in realtà, capitano a causa di incomprensioni e cattiva gestione.
Quanto al discorso “stipendio”, proprio come l’omonimo dell’Ordine degli infermieri, Grossi ha ben poco da aggiungere. “La fuga dagli ospedali è evidente – conferma -. Non siamo dei sindacati, perciò non entriamo nel merito dei contratti di lavoro. Ma una cosa voglio dirla: un medico che abbia dei turni di riposo consoni e una paga adeguata è un medico che lavora meglio”.
Nella seduta di martedì 29 ottobre, oltre a Grossi, sono stati eletti il vicepresidente Franco Mandolesi, il segretario Giovanni Cananzi, il tesoriere Massimo Montesi, il presidente dell’albo Odontoiatri Roberto Piastra, la presidente dell’albo Medici Mascia Grani. I consiglieri, invece, sono: Antonio Barboni, Maria Cristina Basili, Loreley Bianconi, Fabio Cesaretti, Silvano Fattori, Marco Grassi, Bianca Maria Morolli, Francesca Raggi, Alberto Ratta. Il consiglio dei revisori è infine composto da Roberto Bellero, Roberto Rinaldi, e dal supplente Piepaolo De Ciantis.
www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-10-30 14:20:00 da
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