Strage dell’Erasmus, i genitori di Elena: «Riaprite l’inchiesta»

GAVORRANO. Sono nove anni che Gabriele e Roberta cercano giustizia. Da quando, il 20 marzo del 2016, la loro vita è stata stravolta dalla tragedia più grande. La morte della loro bellissima figlia Elena, studentessa dell’Erasmus rimasta uccisa a 21 anni nel tragico incidente stradale a Barcellona.

Nel loro cammino fatto di dolore, ci sono state archiviazioni su archiviazioni. Poi, quando il processo sembrava ad un passo dal cominciare, l’autista del bus che si era ribaltato sull’autostrada spagnola Ap-7 a Freginals è morto, nell’aprile 2023. 

Gabriele e Roberta non si sono mai arresi. Sanno che la loro battaglia per ottenere giustizia non riporterà a casa Elena. Ma è una battaglia doverosa. Per questo, attraverso un avvocato spagnolo, hanno deciso di presentare un esposto al Tribunale superiore di giustizia della Catalogna, per chiedere che vengano rivalutati alcuni passaggi delle indagini. Per individuare se ci siano state altre responsabilità, oltre a quelle del conducente dell’autobus che era stato l’unico indagato per la strage dell’Erasmus. 

Tre le archiviazioni, tutte impugnate dalla sostituta procuratrice che ha seguito le indagini, poi annullate dalla Corte di Appello di Terragona. Per l’avvocato della famiglia Maestrini, l’ipotesi è che ci sia stata “prevaricazione giudiziaria”. «Si ritiene che i giudici abbiano deliberatamente agito in modo ingiusto – si legge nel ricorso presentato – contravvenendo alle prove disponibili e ostacolato il corso della giustizia. Pertanto in base all’articolo 446 del Codice penale spagnolo si chiede alla procura del Tribunale superiore di rivalutare il caso e avviare un’indagine per prevaricazione giudiziaria».

Fiori in ricordo di Elena

Elena Maestrini, sull’autobus finito fuori strada, era insieme ad altre due studentesse toscane, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo. Oggi, giovedì 20 marzo, le tre studentesse sono state ricordate alla Facoltà di economia e management dell’Università di Firenze. 

Alle 17, al parco dell’associazione Auser a Bagno di Gavorrano e nel “Giardino dei Sogni” sarà deposto un mazzo di fiori ai piedi dell’albero piantato in memoria di Elena.