Striscione contro l’Anpi a Bari, il tribunale assolve i militanti di Casapound: «Legittima critica politica»



BARI – La frase «Anpi difende i titini? Negazionismo e quattrini!», riportata su uno striscione affisso la sera del 12 febbraio 2020 sul parapetto del cavalcavia «XX Settembre» di corso Cavour a Bari, è secondo il Tribunale di Bari legittimo esercizio del diritto di critica politica. Per questa ragione i giudici hanno assolto i tre militanti baresi di CasaPound accusati di essere gli autori dello striscione sull’Anpi, l’associazione dei partigiani, ritenuto diffamatorio.

Nel processo che si è concluso ieri erano imputate tre persone: Luigi Fresa, 22 anni e Giacomo Pellegrini, 30 anni, accusati di aver materialmente affisso lo striscione, e Giuseppe Alberga, 46 anni, ex referente barese dell’associazione politica di estrema destra. Per i tre la Procura aveva chiesto condanne tra i 6 e gli 8 mesi di reclusione. Secondo il Tribunale, invece, quella vicenda non è punibile per via della scriminante prevista dall’articolo 51 del codice penale, perché le parole scritte sulle striscione rientrerebbero nel diritto di critica. Le motivazioni della sentenza si conosceranno nelle prossime settimane…

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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-10-16 06:51:00 da


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