Roberto Calderoli, padre della riforma sull’Autonomia differenziata, difende la normativa dopo i rilievi di illegittimità della Corte costituzionale.
“Prendo e farò tesoro degli indirizzi della sentenza della Consulta”, dice il titolare degli Affari regionali in un incontro a Rovato nel Bresciano coi militanti della Lega alla presenza del governatore lombardo Attilio Fontana.
“La legge nel suo impianto regge”, argomenta Calderoli: “E’ composta di 11 articoli e 45 commi. Di questi 43 sono stati messi in discussione di incostituzionalità, ma di eccezioni ne sono state accolte solo sette”.
E poi il messaggio indirizzato alle opposizioni: “Una volta che avremo inserito nella legge le richieste della Corte, mi auguro che taceranno per sempre”.
Anche il presidente di regione Lombardia si rivolge al Partito democratico, dopo che Emilio Del Bono, vicepresidente del Consiglio regionale, aveva prospettato un confronto sulle singole funzioni più utili da gestire sul territorio e non a livello nazionale: “Se il Pd accetta il federalismo come opportunità siamo pronti ad ascoltarli”.
A stretto giro arriva la risposta del Dem Pierfrancesco Majorino, capogruppo del partito in Regione: “Fontana non faccia il furbo. Perché parta una fase di dialogo sui temi dell’autonomia va affossata la riforma Calderoli”.
Per quanto riguarda i referendum spinti dall’opposizione e ora in dubbio Calderoli conclude: “Aspettiamo i rilievi della Consulta, ma non temo la consultazione”
www.rainews.it è stato pubblicato il 2024-11-16 18:29:00 da
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