Sul display del cellulare appare il numero dei carabinieri, attenzione a…


Il telefonino squilla. «Pronto? Signor… Siamo i carabinieri». Ma non è vero. Ha tutti i contorni di un tentativo di truffa telefonica quella che è capitata ad un ex poliziotto della questura di Piacenza, in pensione da qualche giorno. «Poco prima delle 14 di giovedì 2 gennaio ho ricevuto la telefonata da quello che è il numero del centralino dei Carabinieri di Piacenza – racconta l’ex poliziotto – Ho risposto e una voce maschile si è presentata come colonnello “tal-dei-tali”. Infatti, sebbene gli abbia chiesto di ripetere il cognome, la voce sembrava in falsetto e non sono riuscito a comprenderlo. L’uomo dall’altro capo del telefono, senza giri di parole, mi ha immediatamente chiesto se avessi subìto tentativi di truffa. Ho risposto di “no”. Ma a questo punto ha riformulato diverse volte la domanda, come se volesse in qualche modo farmi pronunciare un “sì”». 

Spesso le cronache hanno raccontato di truffe messe a segno riuscendo ad utilizzare dei “sì” degli ignari utenti per fare dei copia-incolla riuscendo ad imbastire il consenso per attivare un contratto effettuato telefonicamente. «Pertanto, insospettito da quel comportamento, l’ho interrotto e gli ho detto che se avevano bisogno potevano convocarmi direttamente in caserma dove avrei risposto alle loro domande. A questo punto però, chi mi ha telefonato ha immediatamente riagganciato». 

L’ex poliziotto ha quindi immediatamente composto il 112 per segnalare quanto gli era appena successo. «Dopodiché, ho voluto richiamare quel numero di telefono che mi aveva insospettito». ed è qui che arriva la sorpresa: «Era effettivamente il numero del centralino dei carabinieri di Piacenza. Al militare ho raccontato quanto mi era successo e ovviamente in quel momento ho capito che chi mi aveva telefonato era riuscito in qualche modo a clonare il numero di telefono dei carabinieri di Piacenza». 

Questo episodio appare come un tentativo di truffa già messo in atto anche altrove, come ad esempio a Fano nei giorni scorsi, e che adesso pare sia approdata anche a Piacenza. Il consiglio è quello, in caso di dubbi, di telefonare immediatamente al 112 utilizzando però un altro dispositivo telefonico poiché la trappola tecnologica orchestrata dai malfattori potrebbe tenere aperta la linea telefonica anche se l’utente che ha ricevuto la chiamata è certo che chi era dall’altra parte del telefono abbia riagganciato, ma poi quando si compone un qualsiasi numero di telefono la telefonata potrebbe venire captata nuovamente dai malfattori.

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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2025-01-03 08:06:14 da


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