Presto la decisione della Regione sulla cessione dei crediti e sul salvataggio dei lavori nei cantieri. Il quotidiano “il Centro”, nell’articolo di Lorenzo Colantonio, è in grado di anticipare la nuova legge
Tutto è partito dalla Basilicata, con l’approvazione di una legge regionale che ha fatto da apripista a una possibile speranza. La Regione Abruzzo non ha perso tempo e segue a ruota. Dopo il primo tentativo fallito, sette mesi fa, ripropone una nuova legge che dovrebbe essere in grado di sbloccare i crediti incagliati e i cantieri rimasti in pratica fermi del Superbonus 110% che in Abruzzo sono decine. Così è stato preparato in tempi rapidi, il testo, dall’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale, che il Presidente Marsilio ha in suo possesso grazie a Lorenzo Sospiri. Un testo che richiama quello della norma approvata in Basilicata che, come noto, ha ottenuto il la dal Ministero dell’Economia e Finanza. La legge – si legge sempre su Il Centro – stabilisce che lo stop alle cessioni dei crediti incagliati, disposto il 16 febbraio scorso da un decreto del Governo Meloni, non si applicherebbe agli acquisti da parte di alcune società ed Enti collegati con la Regione, come Tua, Fira, Ater, Arap. Questa seconda legge prevede che la Regione non sia più l’attore principale che acquista crediti incagliati da imprese per cederli poi agli istituiti bancari, attraverso il proprio modello F4 e quindi in fase di dichiarazione fiscale e con un meccanismo di compensazione, ma che a fare tutto ciò, in una vera e propria triangolazione, siano gli enti o le società ad essa collegata.
Dopo accurate verifiche la Regione Abruzzo prenderà la decisione di far procedere, oppure no, la legge sblocca cantieri, in particolare dopo che l’ufficio di Ragioneria ha valutato l’applicabilità tecnica della norma e soprattutto quanti crediti generano gli enti economici o le società. La partita si riapre? Molto presto lo sapremo.
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