Certe volte conviene andare a vivere fuori Roma, ma non tanto lontano, per godersi la natura delle nostre campagne e dei nostri boschi. Sentirsi calati in un clima di rapporti e di vicende importanti che ci appartengono e che formano la nostra identità. La città spesso è troppo dispersiva e stressante.
Sutri, antichissima città della Tuscia
Sono tanti i borghi belli che si possono incontrare nella Tuscia, un lembo dell’antica Etruria: Viterbo, “la città dei Papi”, Bolsena, Bagnoregio e Civita, “la città che muore”. Testimonianze etrusche e vestigia romane, castelli, chiese, monumenti medioevali e rinascimentali. Il territorio affascina non solo per la storia ma anche per le tradizioni che si tramandano. Tra i borghi più famosi, meta di molti visitatori, c’è Sutri, per i romani antichi “la porta d’Etruria”. Qui si dovettero affrontare scontri durissimi per la supremazia e il controllo della sua posizione strategica. Chi ci vive non la lascerebbe per nulla al mondo per il suo essere lontano dal caos, immersa nella natura, nell’arte, nella storia e anche per la cucina che qui sembra essere eccezionale, con prodotti tipici e a chilometro zero.
Investire o affittare conviene ancora nelle campagne della Tuscia
Sutri, 52 chilometri dalla capitale in direzione Viterbo, ha una gente di 6.600 abitanti e sorge su un alto sperone tufaceo che domina la via Cassia, tra i Monti Cimini ed i Monti Sabatini. La città si trova esattamente tra il Lago di Bracciano e quello di Vico. Gli abitanti sono più che raddoppiati rispetto agli anni ’70 e hanno subito una forte crescita dagli anni ’90. Dal 2007 la gente è stabile con piccolissimi decrementi dovuti a più decessi che nascite. La presenza di cittadini stranieri è limitata ad un 10%, per lo più di origini rumene, indiane, polacche e albanesi.
In provincia di Viterbo i valori medi immobiliari per l’acquisto di case sono diminuiti dal 2015 a oggi e si sono attestati sui 1.111€/mq. Mentre per gli affitti sono ancora piuttosto alti essendo cresciuti dal 2015 ad oggi dai 6,5 agli 8,4€/mq. Sulla domanda degli affitti incide molto la questione delle vacanze estive. I prezzi di Sutri sono 1.212€/mq per comprare e 7,15€/mq. per affittare.
Nel corso del mese di agosto 2023, il prezzo richiesto per gli immobili nella provincia di Viterbo è stato più alto nel comune di Montalto di Castro, con € 2.576 per metro quadro. Ugualmente per gli affitti Montalto ha fatto registrare 20,63€/mq. Al contrario, il prezzo più basso per le vendite è stato nel comune di Onano con una media di € 365 al metro quadro e quello più basso per gli affitti è stato nel comune di Faleria con una media di € 3,68 al mese per metro quadro.
Come servizi sanitari Sutri lascia un po’ a desiderare. Strutture ospedaliere sono a Capranica, Viterbo e Ronciglione. Consultori e Laboratori di analisi si trovano a Viterbo, Capranica, Ronciglione e Nepi. A Sutri troviamo due farmacie.
C’è una Stazione dei Carabinieri e per quanto riguarda la Polizia si fa riferimento a Viterbo e a Monterosi.
La Tuscia: una cerniera tra Roma e la Toscana
Vivere in questa parte del Lazio presenta notevoli vantaggi per i collegamenti. La Tuscia si trova a solo un’ora da Roma ed è servita da strade importanti come la Cassia e la Cassia Bis e l’Aurelia e attraversata dall’Autostrada da Roma a Civitavecchia che prosegue con una superstrada fino a Rosignano Solvay e poi Pisa e Livorno. Una provinciale (la 83 Beccacceto) la collega a Ronciglione.
I tracciati ferroviari collegano Roma con Grosseto e la Stazione di Roma Nord (a Piazzale Flaminio) con Civita Castellana e Viterbo. Per Sutri funziona la stazione di Capranica a 6km. Trenitalia offre un servizio di treni, quasi ogni ora, da Capranica-Sutri a Valle Aurelia, impiega poco pi d’un’ora e costa intorno ai 10€.
La stazione è collegata a Sutri solo con qualche sporadico bus Cotral della linea scolastica Ronciglione-Capranica Stazione-Bassano Romano-Sutri-Ronciglione, o, sempre nel periodo scolastico, dai bus urbani a servizio del Comune di Bassano Romano.
Il bus della Cotral da Sutri a Saxa Rubra impiega 56’ e c’è ogni mezzora per soli 4 € poi per andare a Ponte Milvio ci vogliono altri 27’ con i bus Atac ogni 20’.
Tramite il porto di Civitavecchia inoltre la Tuscia è collegata con traghetti che vanno in Sardegna e Corsica.
Una ricca campagna con tanta storia e tanta natura
La qualità di vita sana è garantita dalla cura dei luoghi, dal basso impatto ecologico e dal relax possibile. A caratterizzare il territorio sono piccoli e medi borghi ancora integri e autentici, ma abbastanza completi dei servizi basici. Le città sono a misura d’uomo.
Trasferirsi in Tuscia farà ritrovare la voglia di respirare aria pura e ammirare un paesaggio, che circonda i borghi, ricco di coltivazioni, boschi lussureggianti e specchi d’acqua, come il Lago di Bolsena, un po’ più a nord di Sutri. La Tuscia raccoglie un patrimonio artistico diffuso in tutti i suoi angoli, con le chiese, i palazzi, i monumenti, le abbazie, i musei. I piatti ispirati alla tradizione sono ancora alla base della cucina dell’alto Lazio, per lo più quelli di una cucina romanesca rivisitati in chiave rurale. Anche i pesci di lago diventano protagonisti in molte ricette della tradizione. Gusti e prodotti inconfondibili. Mostre, concerti, spettacoli, sagre e feste popolari completano il quadro di una terra tra le più belle da scegliere per vivere.
Sutri, Antichissima città
Nel 2019 Sutri è stato inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Venne chiamata Antichissima città dal papa Innocenzo III, non solo perché le sue origini risalgono all’età del bronzo ma anche perché da allora questa zona fu abitata senza sosta, nel susseguirsi di grandi civiltà che l’hanno resa un centro nevralgico. Secondo la leggenda, venne fondata da Saturno da cui deriva il nome “Sutrium”: lo stemma della città rappresenta infatti il dio a cavallo con in mano tre spighe di grano, simbolo di fecondità e abbondanza.
La città si sviluppò sotto gli Etruschi fino al 383 a.C., quando fu conquistata dai Romani, assumendo un importante ruolo militare e strategico. Dopo la caduta dell’Impero Romano, tra il V e l’VIII secolo, Sutri fu contesa da Longobardi e Bizantini, fino al 728 quando Liutprando, re dei Longobardi, donò la città e le zone limitrofe a Papa Gregorio II. Da questo momento, definito come la Donazione di Sutri, la città diventa un’importante sede vescovile segnando l’inizio del dominio temporale della Chiesa che durò fino al 1870.
Qui nacque Orlando o Rolando, paladino di Francia, forse.
La leggenda vuole che nel IX secolo Berta, sorella di Carlo Magno, diretta a Roma, si fermò a Sutri dove partorì Orlando (o Rolando), poi riconosciuto paladino di Francia e protagonista di numerose opere cavalleresche successive. Nell’XI secolo si svolse a Sutri un Concilio, indetto dall’ Imperatore Enrico III che pose fine allo scisma, con l’elezione di un unico Papa: Clemente II. In età feudale, Sutri fu al centro della lotta tra guelfi e ghibellini che culminò con l’incendio che ne distrusse il centro storico per mano di Nicolò Fortebraccio, nel 1433.
Questo avvenimento, insieme allo spostamento dei traffici commerciali sulla Via Cimina, potenziata dai Farnese di Ronciglione, segnò il declino di Sutri.
Nel XVIII secolo Sutri fu conquistata dalle truppe francesi e accomunata a Ronciglione, per poi essere restituita allo Stato della Chiesa durante la Restaurazione.
Il centro storico di Sutri, vicoli e piazzette, il Duomo i Palazzi e un antico lavatoio
Il paese si snoda in piccoli vicoli e piazzette che si aprono improvvisamente, caratterizzate da strutture basse medioevali. Piccole botteghe artigianali realizzano manufatti artigianali, da comprare come ricordo di una gita speciale. Inoltre, si possono assaggiare una serie di pietanze tipiche. Uno degli scorci da non perdere nel centro storico di Sutri è l’antico lavatoio. Al tramonto si crea una luce molto romantica e in estate vengono organizzati qui eventi musicali.
Il Duomo è di grande prestigio per un borgo così piccolo. Certamente è tra le attrazioni principali da vedere a Sutri. Si tratta della Concattedrale di Santa Maria Assunta, costruita sui resti di un tempio pagano ma eretta, nella forma che conosciamo, nel periodo romanico.
Nel tempo sono stati aggiunti innesti barocchi come decorazioni. Il pavimento cosmatesco è originale. Scene di vita sacra sono rappresentate nella cripta, sotto l’abside, su uno sfondo dorato.
Mostre d’arte a Palazzo Doebbing, in passato curate anche da Vittorio Sgarbi
La Piazza del Comune di Sutri appare racchiusa in una dimensione senza tempo, circondata da tre campanili e da altri palazzi di piccole dimensioni, dalla pianta e dalla struttura tipicamente medioevale. La torre campanaria ha un orologio posto sulla sommità. La fontana centrale presenta dei curiosi giochi d’acqua in ogni momento della giornata.
L’antico palazzo vescovile di Sutri prende il nome da Padre Joseph Bernard Doebbing, vescovo di Nepi e Sutri dal 1900. Fu un uomo di grande cultura che ristrutturò il palazzo e promosse importanti opere per l’educazione dei giovani e della gente.
Dopo anni di abbandono, nel 2010 sono iniziati i lavori di ristrutturazione terminati nel 2018. Oggi è un luogo espositivo di grande fascino dove vengono realizzate mostre temporanee e permanenti, in qualche caso curate Vittorio Sgarbi che di Sutri è stato anche Sindaco.
Tra le altre bellezze archeologiche da visitare l’Anfiteatro romano scavato nel tufo, che poteva ospitare fino a 5000 spettatori. Interessante anche il tempio dedicato al Dio Mitra, al cui interno si trovano mosaici e dipinti dell’epoca paleocristiana, che celebrano la divinità ma mostrano anche delle scene di vita quotidiana come le battute di caccia o di pesca che avvenivano sul territorio. Uscendo dal Mitreo si trova una salitella che porta a Villa Savorelli, risalente al diciottesimo secolo, circondata da un ampio spazio verde perfettamente curato. Una composizione all’italiana di ogni genere di pianta e albero da frutto, da osservare in tutte le stagioni dell’anno. All’interno decori ben conservati in ogni stanza, arazzi e pitture di pregio.
Annessa alla villa troviamo la chiesa di Santa Maria del Monte, un piccolo gioiellino al servizio della famiglia che viveva all’interno della villa stessa.
Trasferirsi nella Tuscia fa perdere qualcosa e acquistarne molte altre
Chi ha deciso di trasferirsi a Sutri da Roma non lo ha fatto pensando di mantenere le stesse occasioni della grande città. Ovvio che in un borgo di 7.000 abitanti non puoi trovare le stesse comodità, le stesse opportunità di Roma. Vale per lo shopping, per le gastronomie diverse dalla nostra, per le occasioni culturali, le uscite dei film, le prime teatrali. Ma alla fine quante volte capitavano queste occasioni culturali? Se ci si pensa bene non si contano sulle dita di una mano e in fin dei conti, se proprio non ti vuoi perdere una prima puoi sempre affrontare 50’ di auto e fermarti una notte a Roma.
Forse mancano le amicizie costruite negli anni. Quello si può capire. Anche perché spesso nei borghi non è vero che ci siano molte aperture verso chi arriva da fuori, come dice il detto “Sutri antico, ci stai cent’anni e non ti fai ‘n amico” ma alla fine, con gli anni che passano, anche le amicizie degli anni dell’università o della scuola si sfilacciano. Ognuno va per la sua strada, le famiglie assorbono tutto il tempo libero che rimane. Le occasioni si diradano. Restare in città per gli amici non ha tanto senso.
Invece avere casa nella Tuscia potrebbe diventare occasione per far venire gli amici rimasti in città a visitare in un week end i Mostri di Bomarzo, il lago di Vico, quello di Bracciano, con il Parco regionale annesso, Palazzo Farnese a Caprarola e farsi qualche bella mangiata di acqua cotta e salsicce con i fagioli o una passeggiata a Civita di Bagnoregio (quest’ultimo anno ha registrato 700mila visitatori), dove tra gli altri, hanno comprato casa lo psichiatra Paolo Crepet e il regista Giuseppe Tornatore.
Eventi e Sagre: medioevo, Pali, concerti e sagra del fagiolo
Moltissimi sono gli eventi che vengono programmati ogni anno a Sutri. Il 17 gennaio per la Festa di Sant’Antonio Abate si assiste alla sfilata delle due Cavallerie della città, confraternite del borgo che poi si sfidano nella corsa per contendersi il Palio della Stella.
Una sagra importante è quella dei primi due week end di settembre dedicata al fagiolo sutrino.
Mercantia, una Festa medievale di fine luglio, in cui il medioevo è protagonista con rievocazioni importanti e spettacoli a tema.
Il Beethoven Festival, da metà giugno, fino alla prima decade di agosto, tanti concerti e Master Class Internazionali, dedicati a Beethoven.
Il Presepe Vivente nel periodo natalizio, nel suggestivo scenario della necropoli rupestre e la Festa della Patrona Santa Dolcissima del 16 settembre.
*Immagini dalla pagina Facebook della Pro Loco di Sutri
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L’articolo Sutri, antichissima città della Tuscia
www.ilquotidianodellazio.it è stato pubblicato il 2023-10-16 10:10:48 da Carlo Raspollini
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