Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata registrata questa mattina alle 7:33 in provincia di Caserta, con epicentro a Roccamonfina.
L’evento sismico, che ha avuto una profondità di 2 chilometri, è stato avvertito anche in diverse zone della Campania, tra cui Napoli.
Subito dopo il terremoto, il sindaco di Roccamonfina, Carlo Montefusco, ha deciso di chiudere le scuole del comune per garantire la sicurezza degli studenti e permettere agli enti competenti di effettuare i necessari controlli sugli edifici scolastici. Il primo cittadino ha inoltre attivato lo stato di emergenza e convocato il Centro Operativo Comunale (COC) per fare il punto della situazione.
Anche il comune di Sessa Aurunca ha deciso di sospendere le lezioni. Come comunicato tramite il profilo Facebook ufficiale del Comune, “per garantire la sicurezza di tutti e consentire agli uffici preposti di effettuare i rilievi necessari sulle strutture scolastiche, le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse nella giornata di oggi. A breve sarà pubblicata l’ordinanza ufficiale con i dettagli e saranno forniti ulteriori aggiornamenti sull’esito delle verifiche”.
Oltre a Roccamonfina e Sessa Aurunca, le scuole sono state chiuse anche in altri comuni della zona: Carinola, Conca della Campania, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Vairano Patenora, Falciano del Massico, Pietravairano, Teano e Vitulazio. Le amministrazioni comunali hanno preso la decisione di sospendere la didattica in via precauzionale, in attesa dei risultati delle verifiche sulla stabilità degli edifici.
Le autorità locali Proseguono a monitorare la situazione e a coordinarsi con i tecnici per garantire la sicurezza della comunità. Ulteriori aggiornamenti sono attesi nelle prossime ore.
“Tutto l’Appennino è in estensione. Di eventi sismici come questo ce ne sono circa duecento in Italia all’anno di magnitudo tra 3 e 4”. Lo riferisce il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni, che spiega le cause del terremoto registrato nel casertano.
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