Mercoledì 7 gennaio nei cantieri del Terzo Valico sono ripresi i lavori dopo lo stop natalizio, ma cresce la preoccupazione per il futuro.
Sempre ieri l’annuncio da parte del Consorzio Collegamenti Integrati Veloci di voler attuare un blocco delle attività per carenza di fondi. Il consorzio nell’autunno 2023 aveva ottenuto 800 milioni per il blocco delle talpe meccaniche nel tunnel appenninico partito dal cantiere di Radimero, ad Arquata Scrivia, ma non basterebbero gli 825 milioni di euro nella legge finanziaria approvata a fine 2023 e gli ulteriori 652 milioni del mese scorso. In totale, 2,2 miliardi euro insufficienti a coprire la spesa per i 53 chilometri di linea ferroviaria.
La situazione del Terzo valico è stata affrontata anche in Consiglio regionale a Genova. L’assessore regionale Giacomo Giampedrone ha ricordato che sono attivi 8 fronti di scavo su 12. Gli 8 fronti operativi «risultano rallentati a causa della presenza di amianto sopra soglia e per problemi geologici.
Intanto i sindacati fanno sapere di non aver ricevuto nessuna comunicazione sul blocco dei cantieri.
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