Ti butto giù dal balcone

Era arrivata a temere per la propria vita e per quella della bambina che portava in grembo una ragazza di origini romene che, dopo ripetute minacce e percosse, ha trovato il coraggio di denunciare il compagno violento con quest’ultimo che, difeso dall’avvocato Piero Ippoliti Martini, è stato condannato a 3 anni con rito abbreviato dal gup Raffaella Ceccarelli. L’uomo, un 36enne, nel settembre de 2023 era finito in carcere su richiesta del sostituto procuratore Luca Bertuzzi che aveva chiesto al gip, Manuel Bianchi, un’ordinanza di custodia cautelare in seguito alle violenze subìte dalla vittima. Nella sua denuncia la donna aveva raccontato come il compagno sfogasse la sua rabbia con una lunga serie di violenze verbali e minacce di morte arrivando a sfogarsi su di lei con dei pugni alla pancia tanto da farle rischiare di perdere la piccola che portava in grembo.

In una occasione, la raffica di schiaffi aveva provocato nella vittima la lacerazione del timpano e, al culmine dell’ennesima lite, era arrivata la minaccia di buttarla giù dal balcone di casa. Nel raccontare la lunga serie di percosse, romena aveva ricordato come venisse afferrata e sbattuta sul letto dove veniva picchiata fino a quando non riusciva a fuggire. Una di quelle volte la fuga si era conclusa davanti alla porta di casa dove era stata raggiunta dal 36enne che, con un pugno, le aveva rotto un dente. Arrivata allo stremo, la donna aveva trovato il coraggio di presentarsi in Questura raccontando agli inquirenti la vita d’inferno a cui era sottoposta facendo così partire l’indagine che ha poi portato alla condanna dell’uomo.