BRINDISI – Un incendio è divampato nel tardo pomeriggio di ieri all’interno dell’area marina protetta di Torre Guaceto, tra Carovigno e Brindisi. Le fiamme hanno distrutto oltre 300 metri quadrati di area naturalistica. La zona interessata dal rogo è la palude attigua alla strada statale 379. Al termine dell’intervento, i vigili del fuoco hanno svolto i rilievi del caso affinché vengano avviate le indagini tese a chiarire la dinamica dell’episodio. Il consorzio di gestione dell’area protetta «teme la matrice dolosa» in quanto «le fiamme sono state circoscritte al «chiaro d’acqua», quindi non ci sono arrivate per propagazione da un terreno agricolo e le aree a coltivazione sono comunque distanti dall’habitat interessato. Sembra inverosimile che l’incendio sia divampato per caso».
«E’ quanto mai pressante l’esigenza – ha commentato il presidente del consorzio di gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta – di avere un presidio fisso delle forze dell’ordine in riserva. Solo elevando i livelli di controllo qualificato è possibile proteggere Torre Guaceto da possibili atti criminali».
«Noi da un anno, con le nostre risorse, stiamo lavorando alla formazione delle Guardie ecologiche volontarie e sono in atto – ha aggiunto – le procedure per la sottoscrizione di un accordo per la nascita di un presidio delle autorità statali competenti nell’area protetta».
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-11-22 14:51:30 da Redazione online
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