tra blasone, prestigio e un inizio di stagione problematico

tra blasone, prestigio e un inizio di stagione problematico



tra blasone, prestigio e un inizio di stagione problematico

E’ uno dei club con più blasone e prestigio il prossimo avversario dell’Ancona. La Spal, società domiciliata a Ferrara e nata nel ventesimo secolo (1907 l’anno di fondazione della Società Polisportiva Ars et Labor, meglio conosciuta con l’acronimo della sua originale denominazione), può vantare infatti una storia fatta di oltre cinquanta campionati trascorsi tra la massima serie e quella cadetta. E’ stata poi una doppia retrocessione (dalla Serie A al termine del torneo 2019/2020 e dalla B a conclusione del 2022/2023) a riportare in biancazzurri in LegaPro, disputata l’ultima volta nella stagione 2015/2016. Ma nonostante il dichiarato intento di tornare prontamente a calcare un palcoscenico che soddisfi ambizioni ed aspettative della piazza, la Spal ha oltremodo faticato in questo avvio di campionato, condividendo con l’Ancona anche il cambio di panchina in corsa.

Ma se in casa dorica l’avvicendamento alla guida tecnica ha coinciso con un netto miglioramento a livello di prestazioni e risultati, la squadra estense continua a claudicare. Nel mese di novembre sono arrivate quattro sconfitte su quattro uscite (contando anche lo 0-2 contro la Lucchese che ha concluso l’avventura in Coppa Italia), tutte peraltro senza segnare contro Rimini, Pontedera e Carrarese. Ed il bilancio delle prime otto gare con mister Colucci – subentrato a Di Carlo – è di appena cinque punti: analizzando l’andamento nel medesimo periodo di tutti i tecnici spallini negli ultimi venticinque anni, solo Di Biagio aveva iniziato il suo percorso sulla panchina biancazzurra con un riscontro di risultati peggiore (quattro punti nelle prime otto dopo aver preso il posto di Semplici nella stagione 2019/2020).

Situazione complessa, quindi, quella la Spal sta attraversando, con la notizia delle ultime ore legata anche alla risoluzione consensuale del rapporto con il direttore sportivo Emanuele Righi, collaboratore del direttore dell’area tecnica, Filippo Fusco. E tra le soluzioni per invertire la rotta, c’è anche il ricorso al mercato invernale, finalizzato a puntellare una rosa che si sta rivelando meno performante del previsto. Tra le criticità maggiori, un attacco che al momento sta faticando a trovare continuità in fase realizzativa: appena dieci i gol timbrati nei quattordici confronti di campionato, gli stessi dell’Olbia e con la sola Fermana dietro nella graduatoria delle reti messe a segno. Con l’attenuante di una sfortuna che di certo ha dato il meglio per complicare i piani nel pacchetto offensivo: prima con la lesione ai legamenti del crociato accusata da lettone Sits, quindi con la frattura composta del perone occorsa a Siligardi e la lesione distrattiva al soleo della gamba sinistra riportata da Dalmonte.

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2023-11-23 18:21:00 da


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