Tra un mese e mezzo si vota per i Ctp, ma in pochi ad Ancona lo san…

Tra un mese e mezzo si vota per i Ctp, ma in pochi ad Ancona lo san…


ANCONA – Il 28 giugno i cittadini di Ancona saranno chiamati a votare per il rinnovo dei nove Consigli territoriali di partecipazione. La domanda però sorge spontanea: Se ne ricorda qualcuno? Il quesito se lo sono poste anche le presidenti uscenti dei Ctp 1 e 3, vale a dire Patrizia Santoncini e Loretta Boni, le quali lanciano un accorato appello. «I Ctp – iniziano a spiegare – sono forme di rappresentanza organizzata dei cittadini e hanno il fine di favorire la partecipazione civica e la consultazione su materie di interesse locale. Istituiti nel 2017 con atto del Consiglio comunale, hanno visto le prime elezioni svolgersi a febbraio 2019. I Ctp restano in carica per tutta la durata del Consiglio comunale e fino alla proclamazione degli eletti del successivo. Le elezioni devono tenersi entro 60 giorni dalla nomina del sindaco». E visto che il sindaco è stato eletto il 29 maggio 2023 «queste elezioni avvengono con un ritardo di due anni, così i nuovi Ctp dureranno in carica meno di tre anni, anziché cinque».

Boni e Santoncini, in rigoroso ordine alfabetico, ricordano come i Ctp «nonostante non abbiano potere deliberativo e fondi propri, sono strumenti importantissimi per promuovere l’interessamento alla cosa pubblica e quindi la partecipazione dei cittadini alle scelte promosse dall’Amministrazione comunale». Le due però non mancano di far notare come «l’interlocuzione con l’Amministrazione comunale passata e presente non è stata e non è facile in quanto, nonostante il processo partecipativo crescesse, i Ctp sono stati e sono tenuti lontani dal reale confronto sulle scelte per la città». I cittadini però, sempre secondo loro, hanno ben compreso come «davanti ai tanti problemi che affliggono i quartieri, la delega senza partecipazione può trasformare un governo in comando, specie quando c’è il mancato ascolto o peggio ancora il silenzio».

Dopo l’ampia ma doverosa premessa si arriva al dunque: «Ed è proprio il silenzio che vogliamo far parlare. Poiché oggi i cittadini non sono stati informati di queste elezioni. Non lo sanno i ragazzi e le ragazze di 16 anni che possono essere candidati ed elettori, non lo sanno i cittadini perché a oggi l’informazione è solo sul sito del Comune di Ancona e non è stata in alcun modo pubblicizzata». Pertanto «il nostro è un intervento per rompere il silenzio, forti del fatto che l’esperienza fatta ci ha rese ancor più convinte che i Ctp servono. Servono ai cittadini per far arrivare in maniera consapevole e collettiva la propria voce nelle stanze di chi governa la città. Servono all’Amministrazione comunale per indirizzare le scelte di bilancio, urbanistiche, ambientali verso la tutela del bene comune, della salute e – in conclusione – della vivibilità del territorio».

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-05-14 18:32:15 da


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