COSENZA «Il Piano Strategico 2025-2029 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane presentato nei giorni scorsi a Roma rappresenta un nuovo bluff per la Calabria. Al di là degli annunci propagandistici, infatti, l’ambiguità marcata sull’Alta Velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, conferma il gravissimo ulteriore scippo che si sta operando ai danni della nostra regione e del mezzogiorno tutto. E’ questo un tema di straordinaria valenza per ogni ipotesi di sviluppo dei nostri territori, su cui, ancora una volta, pesa l’assordante silenzio del Governatore Roberto Occhiuto, che sta lasciando mano libera a FS». Lo afferma il sindaco Franz Caruso, che prosegue: «Nel roboante annuncio rispetto ad importanti investimenti al sud, è chiaro che viene dato per definitivamente accantonato il progetto di Alta Velocità ferroviaria, approvato e finanziato dal governo Draghi col Fondo Complementare al Pnrr che prevedeva, finalmente, un tracciato accentrato a servizio dell’intera Calabria e della Basilicata stessa poiché equidistante con la fascia ionica e le importanti realtà urbane e produttive attualmente fortemente decentrate. Inopinatamente il Gruppo Fs conferma che l’opzione sarà quella di un potenziamento (assolutamente irrealizzabile) dell’attuale linea tirrenica con “caratteristiche di alta velocità”. Una evidente mistificazione che conferma, per come detto, la decisione assunta di tarpare le ali di ogni ipotesi di sviluppo alla Calabria che, con il Ponte sullo Stretto, diventerà solo una terra di passaggio».
Il raddoppio della galleria Santomarco
Il sindaco di Cosenza ritiene «doveroso aggiungere che il raddoppio della galleria Santomarco, rinveniente dal Fondo complementare, è a prescindere auspicabile e urgente perché sostanzialmente necessario per la messa in sicurezza della galleria attuale. Rispetto a tale esigenza, però, la scelta di falcidiare il progetto originariamente previsto e finanziato con spregio delle esigenze prospettate dai sindaci e dalle popolazioni interessate risulta un atto insopportabile e gravissimo. Per quanto mi riguarda, pertanto, unitamente al comitato Tecnico politico a suo tempo costituito per l’AV Sa-RC, proseguiremo la nostra battaglia tesa a tutelare i bisogni del territorio e dei cittadini, mettendo in campo nuove e più incisive iniziative».
E ancora: «Non può il Gruppo Fs pensare, per ragioni certamente sofisticate, di proporre una Newco per la gestione dell’Alta Velocità che però ancora una volta tagli fuori la Calabria, a fronte poi di contentini spacciati per novità quali il revamping della stazione di Scalea , già ultimata da mesi, o l’elettrificazione della ionica come intervento PNRR senza dir nulla sui ritardi accumulati nella realizzazione dell’ opera finanziata anni fa con oltre 400 milioni dalla ultima giunta regionale di centrosinistra».
E Pendolaria segnala l’anomalia del collegamento con Crotone
Non tutto il sud però arranca: nel report di Legambiente “Pendolaria 2025” da un lato si segnala che finalmente tra Napoli e Bari è stato reinserito un collegamento diretto, seppur con una sola coppia di treni Intercity che impiegano 4 ore e 5 minuti per il tragitto, in miglioramento rispetto a un anno fa, mentre «rimangono però situazioni come per il collegamento tra Cosenza e Crotone, dove serve almeno un cambio e almeno 3 ore (con 2 cambi) per soli 115 km di distanza».
Eppure c’è chi sta peggio: il tragitto tra Ragusa e Palermo prevede solo 3 collegamenti al giorno con cambio, impiegando almeno 6 ore e 20 minuti a causa del bus sostitutivo tra Ragusa e Caltanissetta. Quando si parla non solo di Italia, ma anche di Sud a due velocità… (euf)
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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-12-18 13:28:20 da Redazione Corriere
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