Dopo lo schianto a Bedizzole nel Bresciano, l’automobilista, 61 anni, è tornato a casa. Al figlio ha confessato che forse aveva investito qualcuno. Ed è stato proprio lui a chiamare i soccorsi.
Quando sono arrivati i Carabinieri della compagnia di Desenzano, lo hanno trovato sul luogo dell’incidente insieme ai soccorritori.
E’ così che i militari sono riusciti a rintracciare il guidatore. Una volta nella sua abitazione gli hanno fatto l’alcol test. Tre volte superiore al limite consentito. Ora l’uomo deve rispondere di omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza e di omissione di soccorso.
Ai carabinieri il 61enne ha detto di non essersi accorto di avere travolto qualcuno, dichiarazioni che risulterebbero in contrasto con quanto detto poco prima al figlio.
Lo schianto venerdì sera verso le 22.30. La vittima, 29 anni, si chiamava Gaston Urgoiti, cittadino di origini uruguaiane. Le sue condizioni sono sembrate subito gravi. Ha lottato per quasi una giornata prima che i medici degli Spedali di Brescia ne dichiarassero la morte celebrale.
I genitori del trentenne hanno acconsentito all’espianto degli organi. Un estremo gesto di dignità per una famiglia colpita da una tragedia che si sarebbe dovuta evitare.
www.rainews.it è stato pubblicato il 2024-11-17 08:05:00 da
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