Ancora pochi mesi di ammortizzatori sociali, poi per i 250 lavoratori del reparto ex mascherine di Mirafiori scatterà il licenziamento. E’ l’allarme lanciato dai sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm dopo un incontro con la direzione aziendale.
Ammortizzatori sociali
Gli addetti, gran dei quali con ridotte capacite lavorative, sono coperti fino a fine gennaio 2025 dalla cassa integrazione ma, denunciano i sindacati, “ad oggi non ci sono strumenti che ci consentano di prevedere che questi lavoratori saranno coperti, a partire da inizio febbraio 2025 e per tutto l’anno, vista la mancanza di attività lavorativa prevista dall’azienda”, che si protrarrà almeno fino alla fine dell’anno, quando è previsto l’avvio produttivo della 500 Ibrida.
Produzione al palo
Una situazione delicata, quella dei 250 lavoratori delle ex mascherine, che peraltro rappresenta, ricordano i sindacati, “solo la punta dell’iceberg di una situazione che coinvolge diverse realtà del settore automotive che vedono nella scadenza di tutti gli ammortizzatori sociali ad oggi disponibili”: il rischio è che già dai primi mesi del 2025 si perdano migliaia di posti di lavoro.
Il futuro dell’automotive
“In attesa di nuove produzioni che chiediamo da tempo a gran voce, per un territorio che ha già pagato pesantemente negli ultimi anni il prezzo più alto in termini di perdita occupazionale e di riduzione del reddito da parte dei lavoratori – concludono i sindacati – chiediamo che si mettano a disposizione tutti gli strumenti necessari per invertire la rotta a questo drammatico declino, anche a sostegno della tenuta sociale dell’intera area torinese”.
Il ruolo delle istituzioni
Per questo le segreterie provinciali di Fim-Fiom-Uilm, al fine di fornire un quadro dettagliato, chiederanno un incontro urgente al presidente della Regione Alberto Cirio e agli assessori competenti.
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