Atalanta più forte, il Parma limita i danni. Finisce 3-1 per la Dea, con la squadra di Pecchia che si è fatta valere nella prima parte del secondo tempo. Il gol di Cancellieri, tra quelli di Retegui, Ederson e Lookman, è un lampo dal quale deve ripartire la caccia alla salvezza dei crociati che metteranno insieme, a fine gara, 6 occasioni da rete contro le 15 dell’Atalanta. Non basteranno per evitare la quarta sconfitta al Tardini in sette partite. Don Fabio ripartirà dal buon inizio di secondo tempo, con la consapevolezza che tra certe squadre e la sua c’è una differenza abissale. Eppure se l’è giocata: peccato per il primo tempo regalato.
Il riassunto del primo tempo è tutto nelle occasioni da rete: 14 a 4 per l’Atalanta che segna due gol (Retegui al 4’, Ederson al 39’) e ne sfiora almeno altri quattro. Il Parma si nota solo nel finale, quando Cancellieri strappa un pallone a metà campo e lo trascina con forza e velocità fin dalle parti di Carnesecchi che si esalta quando stoppa il tiro di prima intenzione di Bonny. Tredici i tiri in porta da parte della squadra di Gasperini, avanti di due gol nei primi 45′ dominati con un gol annullato a Lookman (10’) pizzicato in posizione di fuorigioco e due reti segnate. Avvio super della Dea che azzanna il match con Retegui ed Ederson, sotto la sapiente regia di Pasalic e la pressione in avanti di Toloi e Hien che concede pochissimo a Bonny. Pecchia non riesce a uscire dalla pressione, la gestione del pallone non è lineare e fisicamente la Dea domina. La qualità nel palleggio è differente e si vede. I ritmi alti mandano in tilt i ragazzi di don Fabio, presi a pallonate per una buona parte del primo tempo. Fino a quando Cancellieri, con una volata poderosa, prova a dare la scossa. Break e fuga davanti, palla a Bonny che calcia e trova una grande risposta di Carnesecchi (44’) che poi devia anche un tiro di Valeri (45’).
Il segnale che comunque il Parma è in partita. Pecchia mette mano alla panchina: dentro Mihaila, fuori un evanescente Benedyczak. Più aggressione, più foga e un gol (quello splendido di Cancellieri che si beve Toloi e Hien prima di calciare a rete) con la partita cambia. Al 57’ proteste del Parma per un tocco di braccio di Toloi sul cross di Valeri in area: nella respinta, il difensore colpisce il proprio braccio. L’arbitro fa segno che prima la palla è stata colpita prima con le gambe. Non è mai rigore, per regolamento, in quesit casi. Ma il Parma sa di essere in partita, la Dea (che intanto ha perso Gasperini, espulso per proteste) rinuncia a Retegui e si affida a De Ketelaere. Pecchia ne cambia tre: fuori Coulibaly, Estevez e Bonny, per Hainaut, Anas, e Almqvist, con Cancellieri centravanti e Man dietro di lui. Ma non succede niente. L’Atalanta resiste agli attacchi di foga del Parma e trova il terzo gol con Lookman (75’) imbeccato da Cuadrado. Cala il sipario su una partita che sembrava senza storia ma che, a un certo punto, ha illuso il Tardini. Sostenuta una squadra che ha creduto nel colpaccio e ha finito con una dignitosa resa.
www.parmatoday.it è stato pubblicato il 2024-11-23 22:40:00 da
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