TROPPO esiguo l’incremento del 2% rispetto all’anno precedente che sintentizza 61mila pernotti a fronte di 330.000 arrivi di forestieri. Morganti (Wap): «C’è bisogno di eventi in grado di potenziare non solo l’attività del food ma anche il resto del commercio»
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di Filippo Ferretti
Ascoli è decisa a crescere. Ad affermarlo non sono soltanto i dati legati ai visitatori arrivati nell’arco della bella stagione, che indicano il capoluogo in crescita di quasi il 10 % rispetto ai numeri precedenti, ma anche coloro che hanno a cuore le sorti della città, a cominciare dalle associazioni che lavorano nell’ambito del commercio, degli eventi e del turismo.
In questi giorni si è svolta la riunione degli associati di “Wap”, l’organico che vede coinvolti i titolari delle attività mercantili del centro, che sono ora più che mai intenzionati a studiare le migliori formule per rivitalizzare il cuore del capoluogo piceno accanto all’Arengo e alla Confcommercio. Il presidente Giuseppe Morganti, a nome di tutti i soci, oltre a ringraziare l’assessore comunale Laura Trontini per la disponibilità dimostrata nei confronti del commercio ascolano, ha riferito i punti chiave secondo i quali il cuore della città non ancora riuscito a spiccare quel volo tanto auspicato e meritato. Soprattutto cercando di far aumentare il numero delle presenze, sempre troppo esigue rispetto agli arrivi.
Quest’anno il rapporto numerico tra chi approda appena per qualche ora in città e coloro che hanno invece voglia di fermarsi per più di una giornata, usufruendo delle strutture ricettive, è sconfortante. Benissimo infatti appaiono gli arrivi dei mesi estivi, che con oltre 330 mila unità registrano un significativo aumento rispetto ai 12 mesi precedenti. Tuttavia non va bene per quel che riguarda invece le presenze, vale a dire le permanenze dotate di pernotti, che risultano essere quasi 61 mila, con un incremento di solo il 2 %.
«C’è bisogno di eventi in grado di potenziare non solo l’attività del food ma anche il resto del commercio e ci si deve battere affinché i visitatori rimangano in città più a lungo: per me il turista è solo colui che vedi con le buste dei negozi in mano» spiega il presidente di”Wap” Giuseppe Morganti, certo che si debba lavorare con eventi che possano attirare anche un pubblico di qualità. «Inoltre, siamo contrari allo spostamento del mercato dal centro storico: credo che i turisti possano aspettare la fine delle bancarelle per fare la foto ai monumenti, solo dopo qualche ora» aggiunge il rappresentante dell’associazione dei commercianti ascolani, ribadendo anche per questo la volontà di dire basta al “mordi e fuggi”, convinto che il palco montato per uno spettacolo o il tendone fissato per un ambulante servano a dimostrare che la città è viva.
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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2024-11-17 13:47:40 da Peppe Ercoli
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