Una storia che dimostra i tanti danni che l’alcol può portare nella vita di una persona, ma anche una storia che dimostra come sia possibile affrancarsi da quel demone. Un 48enne piacentino è stato condannato a 4 mesi e 20 giorni, pena sostituita con la multa di 9.800 euro, per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le generalità. La storia che lo ha portato in Tribunale – il 48enne ha chiesto il rito abbreviato – inizia il primo aprile 2022, quando in un bar l’uomo, ubriaco, stava diventando molesto. E’ stata chiamata la polizia e una pattuglia aveva raggiunto il bar e cercato di riportare l’uomo alla calma. Lui, invece, si era rifiutato di mostrare i documenti e aveva spintonato gli agenti, rimediando così una denuncia. «E’ stata tutta colpa dell’alcol», ha spiegato al giudice Anna Freschi e rispondendo alle domande del pubblico ministero Sara Macchetta. Il comportamento dell’uomo, un metalmeccanico impiegato in un’azienda, non è mai sfociato nella violenza. Dopo quel fatto, il 48enne ha intrapreso un percorso contro l’alcolismo al Sert, che segue tuttora. «Sono sobrio dal 2023» ha detto orgoglioso al giudice chiedendo anche scusa per il comportamento tenuto con i poliziotti. L’avvocato difensore Filippo Rossi, nell’arringa, ha detto che l’uomo «non è un delinquente. Le sue azioni erano dovute solo all’abuso di alcol. Va premiato lo sforzo che ha fatto per uscire dall’alcolismo, la sua volontà di riabilitazione». Il difensore attenderà le motivazioni della sentenza prima di proporre appello.
www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2025-01-14 06:00:00 da
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